venerdì 4 gennaio 2013

rabbia

Arrabbiata, si sono arrabbiata con chi consiglia di abortire in generale e i bimbi con la sindrome di Down.
Si sono furiosa, perchè questa è una guerra, non uno scambio di pareri sui colori del cielo, una guerra vera e propria per salvare delle vite.
L'aborto non è una soluzione, mai, lascia sempre dietro dolore e morte....
Ci sono paesi che puntano al Down zero con l'aborto sistematico dei feti trisomici...ma questi bambini sono PERSONE, non oggetti di cui disporre a piacere....
Sono arrabbiata perchè l'uomo sta dimenticando la sua dignità di essere umano , negando la vita ai più deboli ed indifesi in nome di una perfezione ...che non esiste.
E' una guerra, ma una guerra d'amore.

27 commenti:

  1. Carissima,
    L'argomento smuove talmente le coscienze che probabilmente è impossibile parlarne senza alterarsi.
    È una questione che deve toccare tutti indipendentemente dal proprio credo religioso. Ho amiche nn credenti ma fermamente contrarie all' aborto, perché alla verità si arriva aanche attraverso la ragione, se ovviamente si ragiona senza pregiudizi. Se hai 5 minuti dai un' occhiata a www.no194.it.
    È molto interessante.
    Baci

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  2. mi sa che diventeremo GRANDI amiche.....

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  3. :-) volentieri! Ad un patto però. .
    Che mi sveli tutti i tuoi segreti per gestire una famiglia come la tua ;-).
    Giusto per farci due risate....ho detto a mio marito che avevo conosciuto su un blog una ragazza con ben 7 figli e lui " amore, non farti venire strane idee , io avrei intenzione di tornare a dormire...possibilmente prima dei prossimi 14 anni!"....poverino!

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  4. Trovo triste che una persona cattolica utilizzi la parola "guerra", in qualunque contesto, con qualunque specificazione ("d'amore"?). La 194 è una bellissima legge che, ben lungi dall'eugenetica, tutela le donne con delicatezza, comprensione e molta, moltissima assistenza, visto che si tratta di decisioni tremende che nessuna donna, neanche la più cinica delle ciniche, vorrebbe mai prendere. Tuttavia, se alcune lo fanno, o hanno dei buoni motivi o la loro disperazione è incomprensibilmente enorme e merita lo stesso silenzio e rispetto che meritate tu e i tuoi bimbi (tutti!).
    Non vivrei mai in un Paese che pratica eugenetica, e lo combatterei con tutta me stessa, perchè sarebbe una orrenda, terribile limitazione della libertà di accettare tutto di buon grado perchè crediamo in Dio e nella Provvidenza. Io condivido con te la sostanza ma non la forma della religione da te seguita e accetto che l'esistenza dell'anima NON sia un concetto da inculcare a forza. E' così e basta. E nessuna donna ai miei occhi sarà mai mostruosa per aver abortito. Sarà solo da compatire, da aiutare, da da rinforzare, per farle capire che forse non serve, che si può avere un bambino anche quando la paura, la sofferenza, la depressione, la disperazione, la povertà prendono il sopravvento e tolgono luce, chiarezza, forza. Ma se non ce la fa è giusto che possa scegliere, e tu devi solo piangere silenziosamente un bimbo mai nato per colpa del mondo e degli uomini: sono loro, siamo noi, che creiamo paura, sofferenza, depressione, ansia, violenza, e che impediamo a certe donne di accettare la gravidanza nonostante tutto. Essere crudi e guerrafondai, infatti, non aiuta per niente e non porta a niente, anzi, fa perdere ancor più speranza nella solidarietà da parte di chi ne ha bisogno in un momento così delicato. Inoltre, credo anche che ad un mondo, la parte che ci prova, che lotta per vivere e sopravvivere, per migliorare se stesso, ecco, a quel mondo che porta rispetto a te e ai tuoi cari dovrebbe spettarne altrettanto.

    Senza velleità pugnaci,

    Linda

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  5. Ciao Linda, piacere di conoscerti!
    Guarda, ho pensato a lungo a che termine usare per indicare ciò che io e molte altre donne abbiamo dovuto affrontare per difendere la vita dei nostri figli trisomici e, ti assicuro che "guerra" è l'unico che rende l'idea.
    Io sono passata attraverso disprezzo, sufficienza, presa in giro, mi sono sentita dare della madre degenere perchè accettavo la trisomia, della madre egoista ecc. Alla fine proteggere mio figlio da pregiudizi, ovvietà e ingerenze sulla sua vita è stata una vera e propria guerra, che ritengo andrebbe estesa anche in quei paesi nordici dove diagnosi di trisomia=aborto.
    Ma io non combatto le persone, tantomeno le donne che hanno abortito un figlio, ma la pratica dell'aborto in sè, la tendenza che hanno alcuni ad usarlo come risoluzione di un problema, che alla fine è un bambino.
    le donne in difficoltà dovrebbero essere aiutate a difendere i propi figli, questo la legge dovrebbe fare, non andare a colpire il più debole della partita, ma sostenere chi deve accudirlo. Bisogna diffondere la cultura della vita, dell'amore e della speranza. Questa è la guerra, o la battaglia o forse meglio LA SFIDA che io voglio portare avanti.
    Guerra, hai ragione, evoca brutti pensieri; mi dispiace, ma la crudità di " Signora l'amniocentesi conferma la trisomia 21, lunedì le abbiamo prenotato l'aborto" detto ad una donna che abortire non voleva e non lo ha poi fatto, mi fa pensare che qualcun'altro abbia iniziato la guerra prima di me. Noi ci stiamo solo difendendo ma, come ho già detto, con l'amore.

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  6. Piacere mio!
    Che dire...la tua triste storia pre-parto conferma la mia tesi: il mondo è popolato da persone egoiste e insensibili...ma, permettimelo, col tuo post mi eri sembrata altrettanto insensibile nei confronti delle donne che decidono di abortire. Sono contenta di aver sviluppato un po' la questione (anche se tu stessa scrivi che non possono esserci punti di vista ;) per poter capire che la tua era rabbia vera, giustificata ma, come tale, cieca. Non lasciarti accecare...e non diventare crudele esattamente come chi ti ha trattato così...se condanni l'aborto condanni le donne che lo praticano o l'hanno praticato o lo praticheranno così come certi stupidi condannano te per la tua scelta "al contrario". Posso capirti, posso comprenderti e posso rattristarmi per la tua brutta avventura, posso aiutarti a lavorare per difendere l'assistenza alla maternità DOPO la nascita (ciò che avviene in quei 9 mesi e qualcosa a livello spirituale non è discutibile, è Fede o no) ma non penso che la 194 sia argomento di discussione...è legge, è tutela delle donne e anche della gravidanza. Un qualunque libro di storia sociale sulla Chiesa ti confermerebbe che qualunque "guerra" su temi così non è stata certo iniziata da chi NON credeva...
    La tua storia è orribile, è triste, ma finchè tu puoi scegliere, grazie alla legge, non c'è nè difesa nè attacco. Nessuno pro-aborto (fortunatamente qui da noi - per questo la 194 va difesa, non denigrata) vorrebbe mai importi di farlo. Perchè imporlo a lui?
    Hai fatto bene, dritta per la tua strada, coi tuoi 7 figli...trisomici, non trisomici, che importa se non ti importa niente?? :) ma chi non è stata fortunata come te, sotto altri punti di vista...chi non ce l'ha fatta...chi non ce la farà...insomma, bisogna lasciarla in pace...rispettarla...e, se vuole, aiutarla. Non la si può costringere, così come tu hai vissuto una costrizione, lei vivrà la stessa cosa...una sensazione orrenda, no? Forse il nodo cruciale è (e in questo sarò brutale per facilitare la chiarezza): chi è il più debole della partita? Per te sono i bambini concepiti, per altri sono le donne che li hanno concepiti...ed ecco aprirsi la questione finale, puramente religiosa, dell'essere umano come pura biologia frutto del caso o puro spirito frutto di Dio. Chi sei tu (o chi sono loro) per imporre una o l'altra visione? Io non me la sento di imporre nulla. Posso solo testimoniare, come fai tu, qualcosa...ma non posso imporlo. Mai. Gli stessi Martiri ce lo ricordano, dopotutto!

    Linda

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    1. mi dispiace Linda, ma non voglio essere fraintesa; io sono contraria all'aborto, SEMPRE. lo ritengo un atto ingiusto ed inumano, il fatto che sia legge non mi cambia la questione. Non condanno le donne, ma l'aborto si. Ed il più debole ed indifeso , per me rimane il bambino.
      Non è una questione religiosa, bada bene, ma umana. Una società che non difende adeguatamente madre e figlio , ha dei grossi problemi. Da lì all'eugenetica ed all'eutanasia il passo è breve.
      Non impongo niente, ma faccio costatazioni. Uccidere è un delitto, prima e dopo il parto. Spiacente, ma io la penso così.

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  7. Ciao Anna sono Chiara K.volevo condividere sul tuo blog una esperienza che è capitata a me è mio marito proprio stasera.siamo a,Roma ospiti da amici e decidiamo di andare,a cena fuori con la loro cagnona.arriviamo a ristorante e ci accomodano dietro a un tavolo con una signora e un ragazzo.il ragazzo è trisomico.inizia s lamentarsi per la presenza del cane e noi proponiamo di spostarci,preoccupati di infastidirlo.la signora,una mamma ottantenne meravigliosa ci dice di non preoccuparci,che suo figlio è un attore.il ragazzo continua a lamentarsi sempre più arrabbiato,con qualche parolaccIa.a questo punto noi chiediamo scusa e facciamo x spostare quantomeno il cane.il ragazzo allora si alza,prende il cane al guinzaglio e comincia a coccolarlo.ebbene sì,stava recitando!Si chiama Claudio,43 anni,accento romano verace,di mestiere...attore!la mamma non mente mai:-) si siedono a tavolo con noi e iniziamo a parlare:Claudio fa parte di una compagnia teatrale,è appena tornato da una tournée a new York,hanno portato la Medea in Greco antico e inglese e a marzo sarà a Londra con macabetu.come un attore navigato,ci recita alcuni brani e ci spiega Medea.lo stiamo ad ascoltare incantati x,tutta sera.e all'improvviso la sindrome non c'è più,ha lasciato il posto s lui.stasera abbiamo toccato con mano quello che tu scrivi.è stata una delle serate più divertenti in assoluto.Claudio vs sindrome=1 a 0.Signore grazie per questi tuoi figli e grazie per le loro fantastiche mamme!!

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    1. Mitica Chiara!!!! questa testimonianza mi ha fatto venire la pelle d'oca...grazie per averla condivisa con noi!
      un bacione
      :)

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  8. Grazie Chiara, Grazie! Questa cosa è meravigliosa, bello pensare che anche Lui , un domani, potrà fare quello che vuole, no?
    Grazie, davvero grazie!

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  9. Che dire...non sono d'accordo con te, e tu hai tutto il diritto di non essere d'accordo con me...di ritenere l'aborto un assassinio e le donne abortiste delle assassine inumane. Ma fa male, e non sai quanto, sapere che ci sono persone che ritengono tali queste donne. E' altrettanto doloroso. E' altrettanto ingiusto, dal mio punto di vista. Quindi...ti auguro solo il meglio, ti meriti tutto ciò che Dio vorrà donarti, ma farò tutto ciò che mi sarà possibile fare per contrastare la lotta alla 194 da parte degli antiabortisti come te. E lotterò anche per il diritto all'eutanasia. Rispetterò sempre chi non la pensa come me, finchè la sua visione del mondo e della vita non la imporrà alla mia con la forza. Tu hai incontrato persone insensibili che davano per scontata la tua decisione, e ciò non deve essere possibile, così come non devono esistere luoghi in Italia dove abortire non si può perchè nessuno assiste la donna che prende tale decisione, come ad esempio alcune provincie intere delle Marche (dati alla mano).

    Buona strada. Shalom.

    Linda

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    1. non ho definito le donne che abortiscono assassine inumane, ho detto che l'aborto è inumano, come lo è l'eutanasia.
      ti auguro le cose migliori, anche se non stiamo dalla stessa parte.
      Ciao!

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  10. Non c'è in realtà da aggiungere nulla a quello che ha già detto in maniera piu' che esauriente Annalisa, mi viene solo da aggiungere una riflessione. È vero, i medici obiettori sono sempre di più( questa è una realtà dei fatti) ma ci siamo mai chiesti il perché? Beh, io ho il piacere di conoscerne un paio che tra l' altro hanno optato per l' obiezione di coscienza non subito ma dopo un paio d' anni. Mi hanno spiegato che chi pratica un aborto non può non rendersi conto di quello che sta accadendo...le scene sono delle più cruente e nel profondo si capisce che si sta facendo quAlcosa di inumano e profondamente ingiusto, purtroppo molti chiudono gli occhi e fanno finta di niente. Quel bambino ( o feto) chiamato non ha nessun diritto e nessuna difesa e ciò non è ammissibile in una società evoluta. Se sempre più medici si rendono di ciò che compìono con l' aborto e quindi si rifiutano di effettuarlo...beh, lo trovo pienamente lecito e spero che quello che succede nelle marche sia solo l' inizio.

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  11. Concordo con Veronica...come ginecologa, confermo che non si può non sapere, non capire cosa sta accadendo, chi è che viene buttato via con un aborto...
    purtroppo è vero, questa è una GUERRA, perchè si è perso il senso dietro alla vita umana.
    Ma è una guerra che va combattuta contro il pensiero corrente, contro la paura e il rifiuto del dolore, contro molti (troppi) medici che non danno alternative, che non danno speranza anche quando le alternative, le speranze ci sono. é una guerra che serve a non lasciare sole le donne nei momenti bui, quando pensano che non ci siano soluzioni tranne l'uccisione del proprio figlio...libertà di scelta o no, il risultato non cambia: una mamma butta via il proprio bambino. è una ferita che non si rimargina.
    La vera libertà è quando si viene messi nella condizione di poter agire per il meglio, quando davvero si hanno delle possibilità: l'aborto nel cuore di ogni donna non è MAI la vera scelta, bisogna aiutare ad accettare questa nuova vita, ad accogliere questo dono preziosissimo.
    conosco tante donne che si sono pentite di aver abortito, ma sinceramente, non ho mai sentito di nessuna che si sia pentita di aver fatto nascere il proprio figlio.
    Cara Linda, non sono d'accordo sul fatto che tu definisca l'interpretazione di quando inizia la vita sulla base della fede religiosa: da scienziata ti dico che è un fatto PURAMENTE BIOLOGICO, non c'è bisogno di credere all'esistenza dell'anima per sapere che dal concepimento in poi si parla di un essere umano (non ci sono soluzioni di continuità nello sviluppo, così come per tutti gli altri esseri viventi; forse che il feto di un gattino non è un gatto in una fase iniziale della sua esistenza?). Penso che pensare in questo modo sia molto più pericoloso di quello che credi; se fosse così allora il non credere all'esistenza dell'anima o di un Dio creatore, giustificherebbe l'omicidio in generale, non credi?
    Penso che un ateo (non dimentichiamo che l'aborto è un peccato/crimine in TUTTE le grandi religioni monoteiste) si sentirebbe quantomeno offeso da questo tipo di considerazione.
    L'essere frutto del caso o di un pensiero di amore di Dio non cambia la natura sostanziale dell'uomo: uccidere è un delitto in tutte le culture, non una questione di scelta o di libertà.
    E, come dicevo sopra, non è necessario credere in Dio per capire se il concepito è o no un essere umano che va difeso; non è una questione di fede in Dio, ma di fede nell'uomo.
    Come mamma, non posso pensare che una donna possa trovarsi nella situazione di rinunciare a quello che ora sto sperimentando. Non accuso nessuno (il gesto è da condannare, non la persona), ma soffro per loro, per il loro dolore e per la tremenda perdita che scelgono di avere, e prego e spero che sempre più ginecologi scelgano di aiutare le donne in difficoltà a trovare soluzioni alternative.
    Con affetto e rispetto.

    M. Isabella

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  12. la diagnosi di sindrome di down dice che c'è ma mai a che livello. molti bambini possono diventare ragazzi più che autosufficienti se non vengono cresciuti deprivandoli di possibilità che sarebbero invece a loro tiro, se li consideri incapaci di tutto e non ti metti lì a insegnarglielo certo con la consapevolezza che i tempi di apprendimento sono più lunghi, sei tu che gli togli grandi possibilità e soprattutto la possibilità di uno sviluppo soddisfacentissimo. conosco persone che fanno l'aiuto cuoco, altre che fanno gli impiegati, cassieri, di tutto.
    io parlo per me, non abortirei un bimbo solo perchè down, non è mio figlio come tutti gli altri?non ho provato la stessa emozione al test positivo? certo ci vuole riadattamento e informazione per affrontare la nuova situazione. ma non servirebbe lo stesso informazione e riadattamento se tuo figlio nascesse sordo o cieco e nessuno te lo aveva detto?

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  13. Io la penso come Linda, la legge difende la salute delle donne; prima della legge l'aborto si praticava (ancora di più) in clandestinità e con rischi gravissimi per le donne.
    Detto questo non deve essere strumento di eugenetica e non è nato per questo.
    Senza legge ci sarebbe solo clandestinità, mafia (come tutte le cose illegali ci metterebbero sopra le mani e credo ci siano interessi economici forti in questo senso o vogliamo essere i soliti ingenui) e rischi gravi per la salute. Ma non nascerebbe neanche un bimbo in più (come non nascevano prima della legge). Tra l'altro la legge avrebbe anche tutta una parte di aiuto per le donne che desiderano invece averlo il bimbo. E invece di criticare una legge che è necessaria, bisognerebbe lavorare e molto verso questa direzione. Perchè nessuna donna sia obbligata ad abortire, ma anche perchè nessuna donna sia obbligata a diventare madre.
    E poi veramente per voi l'aborto è sempre da condannare anche quando ci si trova davanti ad abusi sessuali e a bambine incinta (che oggi a 9-10 anni sono già fertili)? (e ricordo che ci sono guerre nel mondo dove lo stupro viene usato come un'arma) Quando la madre rischia veramente la morte?
    scusate ma credo che ognuna debba essere libera di scegliere per se stessa e che nessuna lo fa a cuor leggero e va rispettata (e in ogni caso -sono ripetitiva- sceglierebbe anche senza legge). Voi dite di non condannare le donne, ma quale sarebbe il loro destino senza la legge che c'è?
    francesca

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  14. Lo stupro è un atto inumano, ingiusto e crudele, schifoso e assolutamente condannabile, ma no, mi dispiace, non credo sia giusto rispondere ad un tale crimine con un omicidio di un bambino innocente.
    E le madri hanno il diritto di decidere di curarsi se ne va della loro vita, indipendentemente dalla salute della creatura che portano in grembo.
    Inoltre, bisognerebbe potenziare quella parte di legge che, come dici tu, permette alle donne di diventare madri; non è di una società civile, permettere che una donna debba rinunciare a suo figlio per problemi economici.
    Detto questo ti ricordo, comunque, che c'è la possibilità di lasciare i figli in ospedale al momento del parto, in totale anonimato....il bimbo è salvo e la madre non deve crescerlo se, per motivi suoi, non può o non vuole, senza che nessuno la giudichi per questo.

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    1. se io fossi incinta e gravemente ammalata, non credo però che riuscirei a curarmi...non potrei sopravvivere a mio figlio. Ma è una questione assolutamente personale, neanche la Chiesa condanna la donna che si cura in gravidanza se lo fa per salvarsi la vita e non per abortire in maniera diretta.

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  15. Mai titolo più azzeccato....hai ragione rabbia ma rabbia vera verso chi, anche solo pensa, una cosa del genere ed aggiungerei Vergogna. Interessantissimo post.

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  16. sei un medico,hai un marito ingegnere e un figlio speciale,tutto sommato ai miei occhi sei molto fortunata.Lo sai che ci sono persone che hanno genitori malati o fratelli malati e che soffrono,persone che non hanno mezzi e ti parlo anche di cibo,persone che sono fragili mentalmente e che hanno il diritto di scegliere.Secondo me vivi in un ambiente borghese e molte cose non riuscirai mai a capirle,penso che quasi tutte le donne nella tua stessa situazione avrebbero fatto le tue identiche scelte perchè non hai fatto niente di speciale.Io sono una mamma di tre figli,uno di loro ha avuto dei problemi,per molto tempo si è pensato che fosse autistico,ho affrontato il problema con serenità(non dall'inizio)perchè ero forte anche grazie all'amore di mio marito e come te ho considerato mio figlio un dono ma non per questo mi sono mai permessa di giudicare le scelte delle altre donne.Vengo da una famiglia umile con tanti problemi,mio fratello è ricoverato in una clinica pschiatrica perchè ha una grave schizzofrenia,ha tentato di uccidere sia mia madre che mio padre,la mia infanzia insieme a quella dei miei fratelli è stata terribile piena di paura(dormivamo chiusi a chiave) perchè i miei genitori hanno pensato come te e me che il loro figlio era speciale.Mio fratello soffre ogni giorno della sua vita e non esiste nessuno che può aiutarlo neanche tu se fossi stata sua madre avresti potuto farlo nemmeno con il tuo amore immenso,il risultato delle scelte dei miei genitori è stata solo tantissima sofferenza per tutta la famiglia che ancora oggi è riversata su noi fratelli sia a livello morale che economico(paghiamo 1500 euro di rette).Non vuoi essere giudicata nelle tue scelte ma lo fai con quelle degli altri,ti augoro tanta felicità a te e a tutta la tua banda e specialmente al tuo bambino speciale che sara sicuramente un adulto felice ma ricordati che non tutte le malattie sono uguali e nemmeno tutte le situazioni.

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    1. Ciao Anonima, anche io credo di non aver fatto nulla di speciale, ho solo scelto la vita rispetto la morte. E ti ammiro per il coraggio con cui hai affrontato il problema di tuo figlio e mi dispiace per quello di tuo fratello...peraltro problemi entrambi non prevedibili in gravidanza, direi, no?
      Io non giudico nessuno, l'ho sempre detto e lo ripeto, semplicemente dico quello che penso sull'aborto....e tu hai perfettamente ragione , non tutte le patologie sono uguali e mi dispiace per tutto quello che hai dovuto soffrire e soffri, spero che adesso le cose ti vadano meglio.
      Ma non giudicarmi neanche tu, non sai la mia situazione finanziaria che, ti assicuro, se ne importa proprio poco dei titoli di laurea....
      Una cosa che ci accomuna, e che credo sia l'unica che conta veramente è l'amore del marito e dei figli e questo è fondamentale.
      Ti auguro tutto il meglio soprattutto per i tuoi figli che mi sembra abbiano una madre in gamba. Ciao.

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  17. quando ero incinta del terzo figlio durante un ecografia si sono viste delle cisti nei plessi coriodei e ho dovuto fare altri esami(traslucenza nucale) perchè sospettavano qualcosa,negli esami successivi mi avevano detto che sarebbe potuto nascere sordo e io comunque avevo immediatamente scelto di portare la gravidanza avanti perchè l'istinto materno mi diceva questo,fortunatamente è andato tutto bene il bambino era sano però proprio quando è nato il mio secondo cucciolo ha iniziato a manifestare in maniera evidente i primi problemi.Questo era per spiegarti che io nonostante non sia credente avrei comunque portato avanti la gravidanza di mio figlio anche se avessi saputo prima dei problemi che avremmo dovuto affrontare perchè la mia coscenza mi diceva questo però quando alla cognata di mia sorella hanno detto che avrebbe avuto un bambino gravemente idrocefalo e ha scelto di non tenerlo io l'ho capita e ho pianto per lei senza giudicarla perchè mi è venuta subito in mente l'immagine di un bambino gravemente invalido nel corpo e nella mente e di una madre debole che aveva avuto problemi di depressione già in passato e che non sarebbe mai riuscita ad affrontare una situazione del genere e sono sicura che si porta ancora quella ferita dentro anche se adesso ha un altro bambino.Io penso che forse quel bambino non avrebbe vissuto la vita come un dono ma come un travaglio e che sia stato meglio così.Se mio figlio non avesse avuto problemi avrei sicuramente continuato ad allargare la mia famiglia come hai fatto tu ma adesso non me la sento proprio più.Non voglio giudicarti anzi ti ammiro molto per come gestisci la tua situazione solo che forse dovresti essere più compassionevole con gli altri perchè secondo me ogni situazione è diversa dalle altre e ogni donna ha il diritto di scegliere e la penso così anche per l'eutanasia perchè dobbiamo accettare che per qualcuno la vita è insopportabile.

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    1. ed io ammiro te....ma non posso accettare nè aborto nè eutanasia. Vedi io capisco la tua amica ed il suo dolore infinito; credo che forse, e dico forse, accompagnere il primo bambino in vita le avrebbe dato un dolore enorme ma diverso da quello che ha ora, perchè avere il figlio l'avrebbe arricchita anche di amore per lui.
      Non giudico, non si può nè si deve, e mi dispiace molto per la prova della tua amica....se fosse stata sostenuta da medici, infermieri, persone in grado di aiutarla anche materialmente e fisicamente la scelta fatta sarebbe stata diversa. Abbracciala da parte mia, il dolore che si porta dentro è sicuramente ingiusto...la vita doveva vincere, per lei sarebbe stato un sollievo.

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    2. Forse sarebbe stato un sollievo o forse no non lo sapremo mai comunque il tuo bambino è bellissimo,quasi come il mio.

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