venerdì 30 gennaio 2015

Figlio e fratello con sindrome di Down.

Spesso sento genitori preoccupati che un figlio speciale sia un peso per gli altri fratelli.
E' un ritornello ricorrente.
Ho sentito donne dire: "abortirò il bimbo con la sindrome per non appesantire gli altri".
Terribile.
Se fossi un fratello e sentissi un discorso così, avrei paura di prendermi anche solo un raffreddore e di diventare a mia volta un peso.
Comunque.
Nel dubbio ho pensato che , effettivamente,  non avevo mai parlato esplicitamente di questo con i miei figli grandi. E mi sono chiesta se per caso non mi stesse sfuggendo qualcosa, tipo un disagio latente.
E quindi l'ho fatto. Ho chiesto. Alle mie figle grandi, per la precisione. Non vi dico chi ha risposto che, ormai le conoscete, potete intuirlo da soli.

"Senti , ma ti dispiace che Lui abbia la sindrome di Down? Ti preoccupa? Ti pesa?".
Domanda diretta, risposte dirette.
"MA seee, figurati. Io non ci penso mai. Lui è Lui e basta". Ok.
"No. Mi dispiace dirlo, ma Lui è veramente fantastico così com'è. E' nostro ed in una famiglia come questa, non avrà problemi. Sarà un esempio. Ci siamo noi. Forse chi sente di più la sindrome sei tu perchè devi occuparti di psicomotricità, controlli od altro. Per noi è tutto a posto." Ok e lacrimuccia.
" Si, mi dispiace. Ma per Lui. Non per noi. Anzi, sono convinta che il nostro atteggiamento debba essere sempre positivo. Se cominciassimo  a fargli noi dei problemi, la sua vita potrebbe essere più complicata. Quindi, andiamo avanti  tranquilli."
Ok e pianto a dirotto.

Conclusione.

Una famiglia numerosa, la nostra famiglia numerosa, è il posto ideale per far crescere un meraviglioso bambino con la Sindrome di Down.

Grazie Signore, grazie.

Auguri a tutti, anche a me!

Ok. Ce la sto facendo.
SiSi.
Siamo entrati nel periodo compleanni.
Tre in 7 giorni, 4 in un mese.
Maritino, A, Lei e poi Lui.
Un turbinio di festeggiamenti e, purtroppo, pranzi e cene.
Ma ce la sto facendo.
Abbiamo fatto già il mega festone con gli amici per il maritino che quest'anno ha voluto esagerare ed ha compiuto la bellezza di 50 anni.
Cena buona, direi, e  nessuno è rimasto avvelenato, per cui, tutto ok.
Anche la cena in famiglia, un successo ( prodotti tipici della nostra regione.Non potevo sbagliare.)
Oggi compie gli anni A.
Il regalo le è piaciuto, ed è già un successo. A pranzo è fuori con amiche ed è una fortuna ( per me) . La cena? devo ancora pensarci.
Lei? E Lui? per fortuna si interessano più dei regali che del cibo, me la caverò con poco.
Forse anche quest'anno sopravviverò.

Preferisco i compleanni di Fe: vuole cibo da asporto, sempre quello, da anni.
Grande Fe.

venerdì 23 gennaio 2015

Voci diverse, Figli del Cuore.

Essere madri non significa solo partorirli i figli. Vuol dire amarli, crescerli, educarli. Questo è il fatto. la maternità si acquista anche con un figlio  atteso e concepito solo nel cuore.
Io ho avuto la fortuna di conoscere molte mamme di cuore. Moltissime.
E mamme che non hanno scelto il loro bambino in base al colore degli occhi o della salute, non hanno scartato embrioni non sani, non hanno cercato la perfezione.
Madri-madri, che hanno cercato, amato, accolto bambini speciali lasciati, per vari motivi che non vogliamo giudicare,  da altri e li hanno saputi amare anche solo per un breve lampo di vita.
Vi posto  la voce di una di loro, Letti  e della sua asociazione, "Voci Diverse." 
"L'Associazione di Volontariato Voci Diverse nasce grazie all’amicizia di 3 mamme che in tempi diversi hanno adottato bambini con gravi disabilità e che si impegnano quotidianamente, a vario titolo, cercando di dare voce a tutti quei bambini orfani portatori di handicap che vivono in una situazione di disagio estremo garantendo loro il diritto ad una famiglia accudente, ad un'adeguata educazione ed alle cure mediche.
Queste mamme, sono  arrivate fino  in Kenya, dove hanno scoperto la situazione di alcuni  minori, accolti in un istituto delle suore di Madre Teresa vicino a Nairobi, tutti affetti da disabilità medio-gravi e per la maggior parte in stato d'abbandono.
Sono bambini che non vengono inseriti nei dossier dell'adozione internazionale nè di quella (quasi inesistente) nazionale, perchè considerati spazzatura.

Tramite un bravo avvocato kenyota e la madre superiora dell'isituto queste mamme sono riuscite a trovare il modo di tirar fuori questi bambini da questa situazione ed ecco nascere il progetto "voci diverse".
Nel corso del primo viaggio avvenuto a Febbraio 2014, constatate le molteplici esigenze (spesso di primaria importanza) di scuole e istituti della zona si decide di mettere a frutto la grande esperienza maturata nell’ambito della disabilità e la rete di contatti acquisita in campo medico per cercare di contribuire alla crescita dei servizi e all’assistenza ai bimbi disabili dell’area di Nairobi.
Durante il secondo viaggio a Settembre 2014, dietro proposta del Children's Department di Nairobi, nasce un progetto dedicato esclusivamente ai bambini gravemente disabili ospitati presso l'Istituto delle Missionarie della Carità ad Huruma, una zona poverissima di Nairobi.
Questi bambini, sono destinati ad un futuro di povertà, solitudine e malattia. La loro sorte è quindi quella di rimanere in istituto fino alla maggiore età, e poi di essere messi in mezzo alla strada, facile preda di mercanti di schiavi, trafficanti d'organi e tutto il peggio che si può immaginare.
Grazie a questo progetto , invece, potranno avere accesso alle cure mediche spesso indispensabili per assicurare loro un futuro e conosceranno finalmente il calore di una famiglia.
Le famiglie che hanno dato disponibilità ad accogliere questi bambini non sono particolarmente abbienti e i costi sono alti. ci sono i costi di traduzione giurata di ciascun documento, i costi dell'avvocato che tutela le procedure e impedirà che tutto si trasformi in una tratta di minori i costi per apostillare i fascicoli, i due viaggi che le famiglie dovranno intraprendere, uno per comparire in tribunale e un secondo per prendere i bambini, i viaggi di tutti i bambini.
Per questo chiediamo il vosto aiuto. Venite a conoscerci sul nostro sito http://www.vocidiverse.org/
e , se potete, dateci una mano per costruire un futuro a questi bambini.

Grazie di cuore.
Letti."

Vi segnalo, inoltre, che una di queste mamme è  Valentina Tatti, già responsabile del progetto "Figli del cuore" attraverso l'Associazione Nazionale Famiglie Numerose, e si occupa, in Italia dell'adozione di bimbi con bisogni speciali, che vengono, peralto, dati in adozione attraverso percorsi altrettanto "speciali".

Insomma, oggi vi do qualcosa su cui pensare.

mercoledì 21 gennaio 2015

Il Papa. Chiariamoci.

http://it.radiovaticana.va/news/2015/01/19/papa,_aereo_trascrizione_integrale_del_testo/1119009

Credo che ci sia un pochino ( !) di confusione su quello che ha detto il Papa sulla paternità responsabile.

Allora vi posto il discorso integrale. Ritengo sia necessario leggerlo tutto per poter capire meglio cosa abbia detto.

Alcune considerazioni:
  • non si è inventato nulla. I cattolici sono chiamati ad avere figli usando cuore, testa e fiducia in Dio. Nessuno ha mai detto fate 18 figli o fatene 1. Moglie e marito devono decidere in coscienza cosa fare, sempre tenendo a mente anche la prudenza umana...e la provvidenza divina. Giovanni Paolo II ha scritto un libro dal titolo , guarda un po', "Paternità responsabile".

  • La frase sui conigli: " Alcuni credono che- scusatemi la parola-  per essere buoni cattolici dobbiamo essere come conigli, no? No. Paternità responsabile."  Non è il Papa che ci paragona a conigli, riferisce quello che altri dicono . Anche di me.

  • "Per la gente più povera un figlio è un tesoro. È vero, si deve essere anche qui prudenti. Ma per loro un figlio è un tesoro. Dio sa come aiutarli. Forse alcuni non sono prudenti in questo, è vero. Paternità responsabile. Ma guardare anche la generosità di quel papà e di quella mamma che vede in ogni figlio un tesoro." Il Papa non dice non fate figli, dice usate la testa.

  • "Io credo il numero di 3 per famiglia che lei menziona, credo che è quello che dicono i tecnici: che è importante per mantenere la popolazione, no? 3 per coppia, no? Quando scende questo, accade l’altro estremo, che accade in Italia, dove ho sentito – non so se è vero – che nel 2024 non ci saranno i soldi per pagare i pensionati. Il calo della popolazione, no? Per questo la parola chiave per rispondere è quella che usa la Chiesa sempre, anche io: è paternità responsabile."  se è possibile fatene di figli, almeno 3. 

  • "Questo è chiaro e per questo nella Chiesa ci sono i gruppi matrimoniali, ci sono gli esperti in questo, ci sono i pastori, e si cerca. E io conosco tante e tante vie d’uscita lecite che hanno aiutato a questo." Esistono i metodi naturali, basta conoscerli bene ed usarli propriamente.

  • " l’apertura alla vita è condizione del Sacramento del matrimonio. Un uomo non può dare il sacramento alla donna e la donna darlo all’uomo se non sono in questo punto d’accordo, di essere aperti alla vita. A tal punto che, se si può provare che questo o questa si è sposato con l’intenzione di non essere aperto alla vita, quel matrimonio è nullo, è causa di nullità matrimoniale, no? "
E già.

Decidere di avere figli è un atto di fede nella vita ed in Dio. Ci sono circostanze gravi, come aver avuto 7 cesarei, che possono implicare la prudenza di non averne altri e quindi l'uso dei metodi naturali. Questa è paternità responsabile.
E poi c'è la fiducia in Dio. Un figlio arriva lo stesso? Dio ti aiuterà. Ecco cosa c'è di diverso tra metodi naturali e contraccezione. La fiducia in Dio.
Che poi, se usati bene, i rischi che i metodi naturali non funzionino, sono veramente bassi.
Vi prego di leggere tutto anche perchè voglio che vi sia chiaro che non ho tagliato o modificato nulla a mio piacimento.
Io non sono l'ansa.

mercoledì 14 gennaio 2015

Più di due anni.

Abbiamo superato i due anni di blog!
Ma qui basta distrarsi un attimo...
Grazie a voi che mi seguite!

Soluzioni.

E poichè il ghiaccio era un ostacolo per il suo equilibrio reso precario dalle scarpe da neve, il mio piccolo tigrotto ...
si è sdraiato per terra ed ha cominciato a scivolarci sopra con il passo del giaguaro.

Ma chi lo ferma a quello?

;)

Scuse a vicenda.

"Mamma, perchè mi hai sgridata così?"
"Perchè sei piccola e non puoi permetterti di farmi il verso quando ti parlo."
"Ma non devi sgridarmi, ci sono rimasta male."
"Si che devo sgridarti, sono tua madre. Anzi , dovresti proprio chiedermi scusa."
"Anche tu , dovresti"
"Io? "
"Si. Senti ce facciamo: al tre ci diciamo scusa a vicenda"
"Mhhh. Va bene, basta che tu abbia capito che hai sbagliato."
"Ok"
"Uno, due, tre"

Silenzio assoluto.
Allora ho mosso le labbra ed ho visto che anche lei iniziava e
"Scusa!"
Così ce lo siamo dette a vicenda.

Non so se sopravviverò a Lei. Lo so, l'ho già detto.
Ma più Lei cresce, più io ne sono convinta.

sabato 3 gennaio 2015

auguri!

Buongiorno e buon anno!
Scusate il ritardo ma mi stavo ripendendo dai vari pranzi e dai vari cenoni.
Ovviamente non per quanto abbiamo mangiato, ma dallo stress dell'aver dovuto cucinare.
Tra l'altro i miei figli hanno pensato bene di invitare un sacco di amici , aumentandomi notevolmente l'ansia.
Anche perché frasi dei miei figli agli ospiti del tipo "mettete molta maionese sull'arrosto, così va giù meglio", non rendono molto favorevole l'ambiente.
Comunque siamo tutti brillantemente sopravvissuti ed oggi un amico torna pure.
Vedremo come andrà il pranzo!
Certo, il fatto che portino anche gli ospiti sempre un sacco di roba (buona) da mangiare, mi fa pensare che i miei figli li preparino prima ai miei...manicaretti.