lunedì 17 dicembre 2012

Paure.

leggo con paura le notizie che riguardano la possibilità di identificare la trisomia 21 solo con un prelievo del sangue materno  e con terrore la corsa allo studio del patrimonio genetico per identificare le EVENTUALI future patologie dei propri figli neonati.
Chiaramente la prima mi riguarda da vicino. Conosco bene la filosofia del Down zero, quella corrente che vede nell'eliminazione della persona down la soluzione di tutti i problemi , e questa facilitazione alla diagnosi rischia di essere un ulteriore incentivo all'aborto.
 La seconda notizia (http://www.pianetamamma.it/rimanere-incinta/concepimento-rimanere-incinta/vuoi-sapere-il-mio-futuro-il-time-sostiene-la-ricerca-genetica.html) è altrettanto inquietante. Avere un figlio con il libretto delle probabili malattie che potrebbe avere mi sembra solo un modo per minare equilibrio e serenità dei genitori.
E lo dico per esperienza. Lui è più a rischio per alcune malattie di rilievo ( non le nomino, non vale la pena preoccuparsi in di più), per cui ha controlli seriati molto ravvicinati.
So cosa vuol dire aspettare la data dell'esame ed i suoi  i risultati. Farlo tutta la vita , per tutte le  persone anche se non hanno segni chiari di impegno nella salute ma solo per una risicata percentuale di rischio, penso che sarebbe veramente angosciante. 
Non voglio dire di fare come gli struzzi, ma solo riportare un po' di calma.Vita sana, dieta equilibrata, amore ed attenzione sono le cose che servono ai nostri figli, non paure e paranoie. Comunque sono aperta al confronto.
 


3 commenti:

  1. Concordo con te per quanto riguarda lo screening di patologie che potrebbero un giorno verificarsi; perchè pensare ora a patologie che tra 20 anni potrebbero essere curate? la medicina corre, anzi vola ad una velocità inimmaginabile, quello che oggi può sembrare una diagnosi catastrofica magari domani è un problema risolvibile, o contenibile.
    e poi il futuro di tutti noi è un'incognita!

    per la diagnosi delle anomalie genetiche/cromosomiche dal prelievo di sangue materno, penso invece che sia un bel passo avanti; permette di fare diagnosi senza mettere a rischio la vita di nessuno, nè madre nè bimbo.
    come sempre, il problema è nelle intenzioni: se la diagnosi è cercata con fini eugenetici (voglio sapere se è malato per eliminarlo) o solo terapeutici (voglio capire come curarlo o prepararmi alla sua nascita nel miglior modo possibile, per aiutarlo).
    Ma per questo problema, purtroppo, non esiste una soluzione semplice; o forse sì? la riscoperta di una maternità vera, profonda, coraggiosa...come la tua.

    grazie per la tua testimonianza!!!!!

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  2. Si, certo eliminare i rischi aiuta la diagnosi, ma la ricerca solo della trisomia 21 spesso è vista come l'anticamera dell'aborto . Alcuni medici stessi lo danno per scontato. Ad una conoscente hanno consegnato il risultato dell'amniocentesi positivo per la trisomia e la data dell'aborto.
    Lei è scappata, con tutta la mia comprensione.

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    1. infatti non ci vogliono solo mamme coraggiose, anche bravi ginecologi! ;)

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