lunedì 28 aprile 2014

Venerdì Santo

Il Venerdì Santo, per poter andare alla funzione dell'Adorazione della S. Croce alle 15, ho dovuto setacciare tutto l'Appennino.
Alla fine sono riuscita ad andarci con quasi tutti i figli,  dopo 45 min di macchina, in un paesino a me sconosciuto con una Chiesa meravigliosa ed ...il gioco è valso la candela.

Al momento del bacio alla Croce ho capito.
Ho capito tante cose.
Ho capito che non stavo solo adorando la Croce che mi aveva dato la Redenzione abbracciando così dolorosamente Gesù, ma che stavo anche baciando ed accettando la mia personalissima crocetta, il mio dolore, la mia sofferenza.

Ho vissuto molti anni tranquilla, con sporadici grandi dolori che , sicuramente mi hanno segnata e fatta crescere ma anche che, per fortuna, sono stati molto diluiti nel tempo.
Almeno fino a qualche mese fa....ad un certo punto il Signore mi ha guardato ed ha detto: " Sei pronta."

Da allora è stato un susseguirsi di prove e sofferenze, alcune da togliere il fiato ancora adesso, altre che sono sfociate in grandi, grandissimi gioie, altre che aspettano ancora la Pasqua....
Pertano sono in cammino, ancora trascino la croce mia.
Per fortuna Simone di Cirene, l'uomo che ha portato  la Croce di Gesù, per me ha il Volto del mio Signore.
Ed allora, aspettando la Resurrezione, dico:
" Signore, nelle tue mani abbandono il mio passato, il mio presente, il mio futuro....e la mia Croce."

2 commenti:

  1. Per esperienza.. solo con Lui si può portare la croce, solo con Lui la croce non pesa.
    Un abbraccio

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