"Etciù"
"Salute!"
"Mamma...chiama il dottore."
"Eh? Lui, per uno sternuto non si chiama il dottore. E poi IO sono un dottore!"
"NO, tu mamma. Io malato. Chiama dottore."
"No , ti assicuro , sono io il dottore!"
"NOOOOOO"
Ok , forse mio figlio ha scoperto che i miei bacini non guariscono il raffreddore....
E non cambia mica idea, ho perso il ruolo di medico della Famiglia!
venerdì 30 settembre 2016
mercoledì 21 settembre 2016
Mamme resilienti
Questo è per voi, da parte di una mia amica.
"Buongiorno Annalisa!
L'idea di creare un gruppo di mamme ( perchè per ora si tratta
semplicemente di un gruppo e non di una associazione), mi è
balenata lo scorso inverno, quando sono stata contattata da due
delle tre mamme che ne fanno parte, perchè mi sentivo la necessità
di condividere le mie idee con altri genitori di bimbi coetanei a
Lorenzo, e non solo con chi aveva un figlio unico e a cui quindi il problema siblings
non si poneva..... in parallelo ho iniziato con un papà a fare
lezioni sulla sdr di Down nelle scuole di Viareggio, sensazione
bellissima e molto appagante spiegare ai più piccoli che cosa sia la
sdr di Down, in modo scientifico ( lo faceva questo papà) e nella
quotidianità, lasciando ampio spazio alle emozioni positive e le
domande dei bambini ( questo il mio compito), con la proiezione di un
cartone animato e la lettura di una parte di un libro " mia
sorella è un quadrifoglio", sempre trasmettendo dolcezza e
positività.
Si è sparsa la voce e l'incoraggiamento di persone amiche mi ha
fatto iniziare questa cosa anche nel mio comune, a Camaiore, ho
iniziato facendomi aiutare da questo papà, ma visto che c'erano
tante richieste, e lui dalle nove in poi deve andare a lavoro, non
potendo limitare le lezioni solo alla prima ora, ho messo a punto una
lezione da sola e sono partita....non ti dico quello che ho appreso
dai bimbi e quanto occhietti interessati ho visto! che soddisfazione!
Classi interessate terza, quarta e quinta elementare. E' a questo
punto che ho capito che la mia strada era questa! Fare cultura sulla
disabilità, spiegare cosa sia, per non avere più paura, e quindi poi
creare qualcosa che favorisca l'inclusione.
I bambini dopo le lezioni sulla sdr di Down si sono dimostrati
sollevati (perchè finalmente qualcuno a spiegato loro senza pietismo
che cosa sia) e desiderosi di conoscere mio figlio ed altri bimbi
come lui.
Ho capito che la chiave di tutto siamo noi genitori di bambini
diversamente abili, siamo noi che abbiamo il compito di istruire la
società! Se ci chiudiamo nel nostro mondo, rimaniamo isolati, e i
nostri figli lo saranno più di noi...
Dopo poco, sono stata contattata da due mamme che volevano iniziare a
fare le lezioni sull'autismo e l'assessore al sociale, aveva detto
loro di chiedere consiglio a me e all'altra mamma, che già negli anni
scorsi spiegava disabilità nei licei....quindi ci siamo incontrate e
ci siamo unite, l'unione fa la forza! A questo punto, dentro di me, è
nata anche la voglia di creare il gruppo "cultura inclusione",
sperando in futuro possa diventare un associazione qui a Camaiore,
per creare occasioni di divertimento e cultura coinvolgendo il
più possibile la comunità e soprattutto tanti amici e compagni di
scuola dei bimbi diversamente abili!
Al momento abbiamo inserito quasi sessanta persone nel gruppo di
whatsApp, ne fanno parte anche tante insegnanti, che fanno da
portavoce poi nelle loro classi delle nostre piccole iniziative.
Ancora non abbiamo fatto grandissime cose ma già qualche bella
giornata è stata organizzata! A giugno, abbiamo organizzato una
passeggiata nel paesino storico di Metato, percorrendo le strade dei
pastori, e conoscendo tanti animali, tra i quali due asini molto
socievoli e fatto merenda con i bomboloni prearati da una mamma che
abita lì! Nello stesso mese abbiamo partecipato attivamente alla
realizzazione dei famosi tappeti di segatura colorata in occasione
del Corpus Domini. A luglio la guida turistica Vittoria Calafati ci
ha regalato una mattina e ci ha guidato in una splendida passeggiata
nel centro storico di Lucca, spiegando ai bimbi la storia di Lucca,
dei baluardi, le mura ecc.... tanti bimbi, disabili e non, tutti
felici e insieme hanno imparato divertendosi questa meravigliosa
città . Per l'autunno abbiamo già tante belle idee che stanno
maturando....
Ecco, questo è tutto, spero di essere riuscita a trasmetterti le mie
idee, ti abbraccio forte e un bacione a tutta la squadra!
Lucia"
lunedì 19 settembre 2016
Compiti.
Ok. Penso che Lei sia una delle poche bambine al mondo ad arrivare all'inizio della terza elementare senza aver finito i compiti.
E non perché io sia una di quelle madri che ignora i voleri degli insegnanti, no.
Ma perché non ha avuto proprio materialmente il tempo di farli.
Troppi giochi, interessi, cosa da vedere, fare , sentire...
Ora ci beccheremo una sgridata dall'insegnante, lo so.
Mannaggia, ce la saremo pure meritata.
E non perché io sia una di quelle madri che ignora i voleri degli insegnanti, no.
Ma perché non ha avuto proprio materialmente il tempo di farli.
Troppi giochi, interessi, cosa da vedere, fare , sentire...
Ora ci beccheremo una sgridata dall'insegnante, lo so.
Mannaggia, ce la saremo pure meritata.
Eutanasia
E' tanto che non scrivo, lo so.
Come sapete i miei mesi di settembre sono sempre difficili, così come quelli del 99% di voi.
Scusate.
Però...
Questo fatto della prima "dolce morte" in Belgio per un minorenne, mi ha fatto rabbrividire.
Lui, il minore, adesso non è più qui.
Per noi che crediamo, probabilmente è veramente in pace.
Io credo in un Dio Padre, che avrà teso le braccia a questo figlio tradito dal dolore di chi non riusciva più a sopportare le sue sofferenze e le ha abbreviate invece che sedarle.
Ma mi chiedo: cosa avranno provato la sera stessa i genitori?
Solitudine per quel letto vuoto?
Paura?
Sconforto?
Pentimento?
O solo...sollievo?
Non vorrei essere nei loro panni.
Non solo perché hanno perso un figlio, cosa per me inimmaginabile, ma perché lo hanno perso per loro stessa volontà.
Come un aborto, ma solo 17 anni dopo.
Come sapete i miei mesi di settembre sono sempre difficili, così come quelli del 99% di voi.
Scusate.
Però...
Questo fatto della prima "dolce morte" in Belgio per un minorenne, mi ha fatto rabbrividire.
Lui, il minore, adesso non è più qui.
Per noi che crediamo, probabilmente è veramente in pace.
Io credo in un Dio Padre, che avrà teso le braccia a questo figlio tradito dal dolore di chi non riusciva più a sopportare le sue sofferenze e le ha abbreviate invece che sedarle.
Ma mi chiedo: cosa avranno provato la sera stessa i genitori?
Solitudine per quel letto vuoto?
Paura?
Sconforto?
Pentimento?
O solo...sollievo?
Non vorrei essere nei loro panni.
Non solo perché hanno perso un figlio, cosa per me inimmaginabile, ma perché lo hanno perso per loro stessa volontà.
Come un aborto, ma solo 17 anni dopo.
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