lunedì 14 settembre 2015

Perdonare l'aborto.

"...Uno dei gravi problemi del nostro tempo è certamente il modificato rapporto con la vita. Una mentalità molto diffusa ha ormai fatto perdere la dovuta sensibilità personale e sociale verso l’accoglienza di una nuova vita. Il dramma dell’aborto è vissuto da alcuni con una consapevolezza superficiale, quasi non rendendosi conto del gravissimo male che un simile atto comporta. Molti altri, invece, pur vivendo questo momento come una sconfitta, ritengono di non avere altra strada da percorrere. Penso, in modo particolare, a tutte le donne che hanno fatto ricorso all’aborto. Conosco bene i condizionamenti che le hanno portate a questa decisione. So che è un dramma esistenziale e morale. Ho incontrato tante donne che portavano nel loro cuore la cicatrice per questa scelta sofferta e dolorosa. Ciò che è avvenuto è profondamente ingiusto; eppure, solo il comprenderlo nella sua verità può consentire di non perdere la speranza. Il perdono di Dio a chiunque è pentito non può essere negato, soprattutto quando con cuore sincero si accosta al Sacramento della Confessione per ottenere la riconciliazione con il Padre. Anche per questo motivo ho deciso, nonostante qualsiasi cosa in contrario, di concedere a tutti i sacerdoti per l’Anno Giubilare la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono. I sacerdoti si preparino a questo grande compito sapendo coniugare parole di genuina accoglienza con una riflessione che aiuti a comprendere il peccato commesso, e indicare un percorso di conversione autentica per giungere a cogliere il vero e generoso perdono del Padre che tutto rinnova con la sua presenza..."

dalla LETTERA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
CON LA QUALE SI CONCEDE L'INDULGENZA
IN OCCASIONE DEL GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA



Vi rendete conto di cosa ha fatto questo Pontefice?
No, non ha tolto il peccato dell'aborto. L'ha però, contestualizzato nel nostro mondo, così confuso, dove, essendoci una legge, la maggior parte delle donne  considera l'aborto un dritto e non una colpa.
Allora il Papa, che è Padre, spalanca le porte della Chiesa Misericordiosa e facilita il perdono di una colpa  invece così grave da recare la scomunica a chi lo pratica e a chi ci  si sottopone.
Certo, per essere scomunicati bisogna avere anche  la coscienza della colpa e , sempre per la legge, spesso questa non viene percepita; ma le conseguenze sono così devastanti che , il più della volte la donna ne rimane ferita per sempre. Il Papa allora  accoglie le donne sofferenti ed gli operatori ...pentiti, semplificandone il ritorno. 
Che dire? Grazie, S. Padre.

Vorrei che anche chi usa i corpi dei bimbi abortiti come merce, si ne rendesse conto di quello che fa e se ne pentisse.


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