Down zero. Sembra un punto di partenza, invece è un terribile punto d'arrivo.
Anzi, direi un punto d'arresto, un punto finale sul concetto di Umanità.
Questo nuovo test che viene dichiarato infallibile per la diagnosi della sindrome in gravidanza, mira a questo.
Paesi che aspettano la nascita dell'ultimo bimbo trisomico per chiudere la questione Down. E poi?
Dopo a chi toccherà? Ai bambini con l'autismo? Agli adulti che hanno subito incidenti gravi? Agli anziani ammalati?
Hitler ha insegnato bene l'eugenetica, sembra.
E l'Umanità dov'è? Quella grande Famiglia che dovrebbe accogliere, difendere, proteggere anche il più debole dei suoi figli, dov'è?
Vogliamo solo i superuomini?
E poi, chi lo dice che mio figlio trisomico non sia e non sarà più in gamba di tante altre persone cosiddette "normali"?
Perché guardiamo il diverso solo per i suoi presunti limiti?
Contempliamolo per tutti i suoi meravigliosi doni, per tutte le sue caratteristiche che lo rendono così unico e fantastico.
O, ancora meglio, accettiamolo come normale , come persona con alcuni tratti derivanti dai suoi cromosomi, ma sempre come una semplice persona.
Io ho gli occhi verdi, tu neri, lui è trisomico io sono XX, tu XY......tutti siamo persone. E basta.
E poi: lo sapete che ognuno di noi ha cellule trisomiche nel proprio corpo? E cosa garantisce che trovarne nel sangue della madre sia un'indicazione certa della trisomia del figlio?
Meditate, gente, meditate.
Post eccellente cara Annalisa. Mi sei mancata e lo condivido ovunque
RispondiEliminaBellissimo post. Fa riflettere e di questi tempi è d'obbligo.
RispondiEliminaIo il test non l'ho fatto, allora avevo 37 anni e la mia ginecologa ha appoggiato la mia scelta. In ogni casa non avrei scelto, non avrei abortito, quindi tanto vale....
Adesso penso che, se avessi una nuova gravidanza, farei il bitest, questa volta per scelta mia, non del medico. Ma non per paura della trisomia, ora che la conosco non la temo e non la evito (;)) ma solo per proteggere in modo adeguato il nuovo piccolo, magari con ecografie di secondo livello o equipe adeguata alla nascita.....Ma continuerei a non fare indagini invasive, il rischio è troppo alto.
RispondiEliminaMio marito, per esempio, non farebbe nulla, neanche il bitest!
è incredibile come l'uomo riesca ad accettare, ed anzi ad imporre la diversità quando si tratta di ogni tipo di perversione e poi rifiuta la diversità quando si tratta di "disabilità" dell'essere umano!!! stiamo distruggendo noi stessi...grazie a Dio c'è ancora gente come voi, Annalisa.
RispondiEliminagrazie per il tuo blog,
Isabelle
Grazie a te, perché mi segui e perché partecipi!
EliminaE quanto hai ragione, mamma mia!
anch'io avevo 37a quando e' nato Davide con s. d. d., di test non ne avevo fatti xche'la vita e' un pacco dono ed e' sempre una sorpresa. Cio' che il mondo rifiuta , ho scoperto che e' amabile. Ho avuto conferma d'averlo accettato incondizionatamente a 43a., incinta del mio quarto figlio,.quando ho rifiutato i test quasi d' obbligo .Ora so che ,(se mi fosse concesso )ltra tanti indicandolo llo sceglierei di nuovo
RispondiEliminaCiao! Come ti capisco, come ti capiscooooooo grazie di essere qui, e di aver condiviso la tua storia con noi. Un abbraccio.
EliminaI Down sono come il silenzio: ti mettono di fronte a te stesso e ti obbligano a pensare a ciò che sei veramente. Per questo che il mondo è sempre più rumoroso ed è per questo che i Down possono dare fastidio: devi per forza pensare a ciò che sei..............
RispondiEliminaLe persone con la sindrome di Down sono tutte da ammirare....grazie per quello che hai scritto!
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