giovedì 20 dicembre 2012

giorni intensi

Quando eravamo a pochi giorni dallo scadere del tempo per la nascita di Lui, ci hanno chiamato per operare il papy alla parotide. Un tumore, forse maligno, chissà. Un intervento lunghissimo e difficile.
Alla visita con il chirurgo ci hanno detto di scegliere la data. Il 7 o il 14 marzo?
Dovendo io partorire intorno all'11 , e volendo essere io vicina al maritino all'intervento, lui a me al parto, abbiamo scelto il 7.
Ed hanno cominciato a raccontarci cosa sarebbe stato l'intervento. una specie di incubo anche per il chirurgo. "Se sbaglio rischia l'emiparesi faciale". "potrebbe rimanere una bruttissima cicatrice", "soffrirà molto"."è un intervento difficile, tutte le volte che lo eseguo ho male alla schiena per giorni".
E via così.
Morale della favola, appena arrivata a casa dalla visita mi si sono rotte le acque...dalla preoccupazione, penso io.
E così Lui è nato il 3. Il Papy è stato con me sempre, anche per tutti i controlli fatti a Lui durante la degenza. Il lunedì ci hanno dimessi ed il mercoledì siamo tornati in ospedale.
Io ad un controllo a Lui per la sospetta sindrome e papy per essere operato.
Io con i miei genitori, lui con sua sorella, venuta apposta su dalla città in cui vive per aiutarci; ci incontravamo nei corridoi dell'ospedale per darci le reciproche notizie.
E' stato un mercoledì da leoni. Lui non era cresciuto, rifiutava il seno, mi hanno detto che dovevo tornare il giorno dopo a rimisurarlo per eventuale ricovero. Il maritino svariate ore sotto i ferri, con l'otorino eccezionale che ha fatto un intervento magistrale ed ha detto "niente complicazioni e secondo me è benigno".
Il giovedì al controllo con me c'era anche la mitica C e  Lui aveva preso 164 g circa, un record: e con il mio latte, ma nel biberon, e solo un'aggiuntina, per sicurezza. Quindi niente ricovero. Il post operatorio del papy ottimo.
Tutto liscio....ma giovedì sera Lei mi vomita nel lettone 2 volte. Scarlattina. Mia madre voleva tenersela a dormire, ma io l'avevo voluta a casa. Per fortuna le figlie grandi mi hanno aiutato...io tiravo il latte, lo davo a Lui, , stavo dietro a Lei, pensando al maritino....
Venerdì' hanno dimesso il papy e da lì tutto in discesa; marito a casa con Lei (felicissima), io tutta presa da Lui e tiralatte e biberon....
Anche i figli grandi storditi dagli eventi ma  felici almeno di una cosa; papy si occupava dei pasti e  " ma' fai cucinare sempre lui, per favore!".
Con il maritino siamo riusciti ad andare insieme anche ai controlli successivi, sia quello in cui ci hanno dato la conferma della sindrome, sia quello in cui ci hanno detto che il tumore era benigno.
Alla fine aver partorito prima dell'intervento è stata una salvezza perchè il marito accanto a me al parto prima, poi a casa in malattia con Lei, mi ha aiutato moltissimo....l'uomo propone e Dio dispone. Sempre al meglio.

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