domenica 5 luglio 2015

ippocrate diceva altro.

Eutanasia per una ragazza di poco più di 20 annni, gravemente depressa....
Non posso crederci che l'unico aiuto che le si possa offrire sia la morte.
Ma dove stiamo andando?
La falsa compassione, quella che spinge a dire: "soffri? La tua vita non vale, muori..."
È la stessa dell'aborto euio. No, so come si scrive, terapeutico. Ma lo sapete, non lo considero tale, quindi mi rifiuto di caratterizzarlo con un aggettivo che lo definisca come se lo fosse.
Ma veramente una persona vale solo se perfetta? Curo dei pazienti con riniti allergiche fortissime, che arrivano ad incidere negativamente sulla qualità della loro vita , per non parlare dell'asma o le polmoniti. Meno male che ho i farmaci giusti, altrimenti che dovrei fare? Iniezioni letali a tutti?
Mah....
La sofferenza dovrebbe generare compassione, aiuto e rispetto, non morte.

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