lunedì 6 ottobre 2014

Rubo ancora. Sentinelle in piedi



Le Sentinelle in Piedi, silenziose e pacifiche, contro la legge Scalfarotto.
Attaccate anche brutalmente.
Chi è che non rispetta la libertà di parola? O di silenzio, in questo caso?
Hanno attaccato anche i bambini.
in nome di che?
Di una tolleranza che sono i primi a non praticare?

E allora rubo, si rubo, quello che ha scritto sul suo Blog una mia amica, de: "iparolin.blogspot.it"
Provocatrice, ma sincera! Spero mi perdoni.
Ma è giusto capire cosa sta succedendo, anche se io...non c'ero.


"In 100 piazze a vegliare


Sarà che la mia storia parte proprio da quella parte politica con cui ultimamente mi scontro, sarà che il primo modo di cercare di affermare chi ero fu proprio quello dello scontro e delle grida, ma a me l'idea delle possibili contestazioni, se proprio devo essere sincera, mi stuzzicava non poco! Solo il pensiero mi vedeva già pronta a vegliare in piedi, con tutta la mia difficoltà a stare ferma e zitta, ma ancora più motivata proprio perchè osservata, sbeffeggiata e derisa. Sono fatta così. E così ho scelto, anzi abbiamo scelto, mio marito ed io, di vegliare in questi mesi, ogni volta che le sentinelle ci chiamavano, ma anche ogni giorno, parlando con le maestre dei nostri figli, senza mai fare calare l'attenzione.
Poi si è arrivati a questo week-end, un week-end in cui 100 piazze italiane hanno scelto di vegliare insieme per difendere la libertà di parola, per affermare che la Famiglia è quella basata sull'unione tra uomo e donna.
100 piazze riempite da migliaia di persone grazie al tam tam sui social network, perchè nulla, null'altro si è mosso per supportare e sponsorizzare questo evento.
Si sono mossi invece loro, gli attivisti lgbt, pronti a boicottare le veglie anche con la violenza! Sì con la violenza! Questi i messaggi di amiche
- "A Torino provocazioni, disordini, insulti, decine di poliziotti a proteggerci...I manifestanti erano in rapporto di 10 a 1 rispetto a noi ed hanno più volte tentato di forzare le transenne. La cosa che più mi fa rabbia è che uno abbia preso di mira mio figlio 12enne e lo abbia provocato tutto il tempo..."
- "A Bologna la polizia ha dovuto caricare i contro-manifestanti... Molte sentinelle non sono riuscite ad entrare in piazza...Ci hanno fatto un cordone (polizia e digos) per uscire (dalla piazza)...Pare che siano arrivati da Roma a coordinare le proteste...Mio marito ha un mano ferita...Qualcosa gli è arrivato addosso mentre parlava. Discorso fatto velocemente, accorciato/interrotto. Discorso finale non fatto purtroppo."
- "A Milano hanno urlato (ininterrottamente!) cose oscene!"
- "A Trento poliziotti in tenuta anti-sommossa"
- "A Rovereto lancio di uova, in particolare contro un sacerdote

Ho scelto di riportare queste frasi scambiate tra amiche perchè mi hanno permesso di riflettere non poco su quanto stia accadendo, sul momento storico che stiamo vivendo.
Intanto la cosa che mi colpisce di più è la violenza dei contestatori. Quelle stesse persone che attaccano le sentinelle accusandole di discriminazioni ed omofobia, che vanno in giro professando l'amore ed il rispetto, non sono stati capaci di rispettare il silenzio delle piazze. E lo capisco, perchè il nostro silenzio è più potente di migliaia di urla "il rumore non può imporsi sul rumore, il silenzio si!"
Mi colpisce poi il numero: in alcune piazze i contestatori sono riusciti ad essere più di noi. Perchè? La paura sicuramente ha giocato un ruolo importante, ma non basta. Credo che le nostre coscienze abbiano bisogno di un bel frullatore che le agiti per risvegliarle dal loro torpore. L'impressione, quella vera, è che questi attivisti-contestatori hanno capito la portata di questa battaglia più di tanti cattolici. Che pur di non alzare il sedere dal divano fanno orecchie da mercante.
Chi ci può scuotere? Chi ci può fare capire l'importanza del momento storico e sociale che stiamo vivendo? Io non riesco a stare zitta (e quando mai?), non riesco a sottovalutare l'enorme battaglia culturale e sociale che stiamo portando avanti di fronte ad un mondo che cerca di minare e sminuire il valore della famiglia tradizionale, ma soprattutto quello dell'uomo stesso.

Mi pesa scrivere tutto questo, non per quello che dico, ma per quello che temo ne venga letto. Ho davanti a me volti di persone a me care che desidero abbracciare, non offendere, persone a cui voglio bene. Scrivo più per chi la pensa come me che per i contestatori, scrivo perchè vorrei che qualcuno ne fosse provocato almeno al pari che se lo invitassi da mc donald, insomma che prendesse sul serio questo argomento."

2 commenti:

  1. Sai qual'è il mio grande problema e perché nn vado alle veglie delle sentinelle? Che se mi trovo davanti uno di questi, io non riesco a stare zitta. Io so già che finisco per litigarci. Tutta la mia stima per queste persone che riescono a testimoniare con pazienza e silenzio....a me l'argomento mi fa talmente infuriare che nn riesco a dialogare con serenità sulla cosa. Ma il problema è solo mio. Ps solo un appunto...i bambini nn si dovrebbero portare

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  2. ciao Veronica, credo che se riesco a stare zitta io posso non riuscirci veramente tutti ;-) direi che la difficoltà è di molti ma se hai presente il perché si fa una certa cosa, allora tutto risulta più semplice. ti assicuro che a me risulterebbero molto più vicine altre modalità di protesta., se non si fosse capito!
    per quanto riguarda i bambini, consentì di dissentire. i bambini vengono strumentalizzati quando vengono portati in contesti come il Gay Pride e nessuno si permette di dire nulla. i bambini fanno parte delle nostre famiglie per questo motivo vengono. il dolore di bambini abbandonati o addirittura violentati viene usato proprio da gruppi militanti per sponsorizzare l'adozione da parte di coppie omosessuali.i bambini durante le veglie sono stati tenuti al centro delle chiazze il più lontano possibile da eventuali scontri incontri con i contro manifestanti. il figlio di una mia amica che è stato preso di mira è stato volontariamente cercato dai contro manifestanti che si sono inoltrati tra le file delle sentinelle.

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