sabato 25 maggio 2013

Verità

Abitare fuori città, permette di avere il tempo di parlare con i figli durante gli spostamenti.
Soprattutto con gli adolescenti questo è prezioso...
A volte è una battaglia, a volte un divertimento, spesso una scuola.
Ieri ho chiesto ad A se pensa mai a come sarebbe stata la nostra vita se Lui non avesse avuto la sindrome.
"Certo, ci ho pensato e credo che Lui me l'abbia cambiata in meglio."
"Perchè?"
"Perchè prima guardavo le persone trisomiche con compassione.
Adesso so che sono PERSONE NORMALI.
Devo dire grazie a LUI."


E io devo dire grazie ad A.

6 commenti:

  1. Cavoli questa è tosta ...ed è realtà ...io sto imparando con mia nipote ...ma lei ha ancora tre anni ...e ad un incontro dove c'erano ragazzi grandicelli con sdd mi sono sentita inadeguata ... non sapevo come raffrontarmi con loro e solo il pensiero è di per se sbagliato ...sono persone normali e devi parlare a loro come ai loro coetanei ...so che con mia nipote imparero' tutte queste cose ...ma senza di lei continuerei a sentirmi inadeguata e a guardarli con "compassione"

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    1. Franci è normale sentirsi inadeguati di fronte a cià che non si conosce, io stessa mi sono sentita inadeguata all'inizio.

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    2. guarda, io a volte mi seno inadeguanta anche con gli altri figli....ma essere genitori è questo, lottare per fare il meglio, fidarsi dell'amore che si prova e di Dio!
      Vedrai che andrà tutto bene, dai un bacio alla tua splendida nipotina!

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  2. Dolce Annalisa, ma sai che siamo in sintonia? Solo che io nell'ultimo post mi sono fatta un pò di pippe mentali per fortuna esistono persone squisite che col confronto spazzano via quelle leggere nubi che ogni tanto si affacciano. Mi manchi :)

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    1. riuscirò a riconnettermi al mio mondo virtuale, appena ariva lo stipendio......

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