lunedì 16 novembre 2015

Il mio caco

Ho discusso con Lei. Ormai è passata quasi una settimana, ma ancora non mi sono ripresa dallo shock.
Abbiamo un meraviglioso albero di cachi, che tutti odiano , tranne Lei ed io.
Gli altri lo  odiano perché sporca, cadono i frutti e si spataccano, perde le foglie, i rami ti arrivano in fronte quando esci dal vialetto...
Noi due lo amiamo perché i suoi frutti ci piacciono da morire e perché è veramente bellissimo.
Comunque.
L'altra sera, mangiando un caco, ho trovato un seme.
Io . IO.
E ho deciso di piantarlo subito pe vedere se riesco ad avere un altro alberello.
Lei mi ha chiesto il seme per portarlo a scuola.
Ed io ho detto no.
Da quando abbiamo l'albero è il secondo seme che troviamo ed il primo è sparito.
L'avevo messo sul tavolo in giardino per piantarlo e si è volatilizzato ( forse un uccello ha gradito mangiarselo), quindi a questo nuovo semino ci tenevo molto.
Ma anche Lei.
E ha iniziato a chiedermelo sempre più insistentemente.
E io l'ho piantato.
E Lei ha iniziato ad urlare.
Io le ho detto che non si può avere sempre tutto quello che si vuole ( in questo caso io si).
E Lei mi hai detto: " che sfortuna che ho, visto che  non ho dei genitori che ascoltano quello che si dice a Messa, cioè di vivere la generosità e la gentilezza."

Ecco, ora capite perché sono ancora tramortita.
 Usa la Messa contro di me.
Le ho dato il seme?
No.
Mi sento in colpa? Un pochino.

Tutte le sere ora Lei  mette due cachi in un sacchetto con due mele, così il giorno dopo sono maturi e li mangiamo. Speriamo di trovare presto un altro seme.

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