venerdì 29 marzo 2013

V stazione: Simone di Cirene aiuta Gesù a portare la croce

 <<e lo costinsero a portare la Sua croce>> Matteo 27,32

"Perchè? Tornavo dai campi, e ora sono schiacciato da questo peso....ingiusto, inaccettabile, insostenibile. Infamante. Io , innocente, costretto a portare una croce che non mi appartiene e non mi spetta. Non ho nulla a che fare con questo dolore, questo legno che schiaccia ed umilia.
Quest'uomo. Nessuna connivenza con i crimini che lo hanno condotto al Calvario, non conosco nemmeno i particolari della condanna di cui porto il peso. Come ulteriore umiliazione, oltre alla croce, sono costretto a trascinare anche colui che vi sarà appeso, compagno di espiazione in un calunnioso abbraccio.
Tra grida assordanti e spintoni in una incomprensibile salita irta di sassi, mi sporgo a fatica oltre alla croce chi ci separa e lo osservo. E' una maschera di dolore e prostrazione, ma quel volto tumefatto, sofferente , assorto, è però privo della disperazione del condannato. Lui deve aver sentito il mio sguardo perchè, con un enorme sforzo, ha sollevato la testa, appoggiando la corona di spine al  regale poggiatesta del legno che ci sovrasta. Mi ha guardato. Mi sono specchiato in quello sguardo velato di sangue, mi sono tuffato in quegli occhi di infinito. E ho visto. Quegli occhi appartengono a Dio stesso, che mi sorride, consola e ringrazia, istillandomi nel cuore il suo tenero balsamo. E svelandomi la verità. Non sono io che porto la sua croce, quanto Lui che porta la mia.
Le vergate, gli sputi, le spine, gli insulti rivolti all'Infinito chiedono il mio aiuto ed il mio sostegno. Dio nel dolore mi dona il suo sguardo e il suo abbraccio. E in esso mi abbandono.
Sono Simone di Cirene. Ho portato la Croce di Cristo. Ho portato la Croce con Cristo.
Cristo ha portato la mia Croce."


Questo è un mio regalo per voi nella giornata di oggi. Non l'ho scritto io, ma mia sorella Maurizia per una Via Crucis. Penso che , visto che ciascuno di noi ha una croce, questo scritto ci riguardi e ci aiuti.
Ve lo dono, ma non ringraziate me, ma lei.
Grazie Maumau.

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