venerdì 27 novembre 2015

Parlano di noi!

A proposito, ieri c'era un articolo su di noi sul giornale La Croce di Adinolfi...;)

Il matrimonio

Penso che tutte quelle visioni romantiche sul matrimonio in cui si immaginano gli sposi fusi in un'unica persona, con due cuori e una capanna, il tramonto roseo in lontananza e gli uccellini che cinguettano, siano più cose da film che vita reale.
Inoltre ritengo che possa essere anche un inganno per i ragazzi giovani che vogliono sposarsi. La vita non è sempre tutta così rose e fiori come nei film , la vita può essere anche più impegnativa.
Meglio non sposarsi, allora? no, meglio saperlo ed essere pronti ad affrontarlo.
Partendo poi dal presupposto  che il matrimonio nasce tra due persone distinte, con personalità e temperamenti diversi, che amano e fanno cose diverse e che non necessariamente devono diventare uguali dopo sposati...

Ecco , allora io il matrimonio me lo immagino più come....le rotaie di un treno.
Avete presente? due rotaie che corrono parallele in una unica direzione, fungendo da supporto, guida, strada ai treni.
Le rotaie siamo noi coniugi.
Distinti, unici, affiancati ma non sovrapposti , perché nel matrimonio non si deve perdere la propria identità, ma  affiancarla a quella del coniuge. Ci si muove insieme...si va dritti, si curva, si sale si scende , sempre vicini.
Senza toccarsi mai? no.
Uniti dalle traversine, che sono quelle strutture che permettono di rimanere unite.
la volontà, l'amore, la pazienza, la fiducia...
Ed il treno della famiglia corre sicuro verso la sua destinazione.

A volte magari una traversina non è ben fissa e una rotaia o l'altra balla; ma ci sarà la traversina successiva, montata ad arte, a tenere le rotaie stabili, bisogna solo arrivarci.

insomma: nel matrimonio le due persone sono distinte, ma unite da un comune desiderio, disposte ad andare avanti insieme, legate. da qualcosa di più grande di un sentimento passeggero.

 Immagine "HGK-Trasse-Kölner-Stadtwald-002" di HOWI - Opera propria. Con licenza CC BY 3.0 tramite Wikimedia Commons -

lunedì 23 novembre 2015

Grande caco.

E il caco ci ha regalato due altri semi.
Ce li siamo divisi, uno Lei ed un altro io.
Amo quell'albero.

lunedì 16 novembre 2015

Altre presentazioni!

Continuano le date...
Il 24 novembre alle 18.00 presso la scuola materna Cerreta, a Bologna.
Il 30 a Brescia, al Centro Culturale Torricella!

Presto le altre città, vediamo!

Il mio caco

Ho discusso con Lei. Ormai è passata quasi una settimana, ma ancora non mi sono ripresa dallo shock.
Abbiamo un meraviglioso albero di cachi, che tutti odiano , tranne Lei ed io.
Gli altri lo  odiano perché sporca, cadono i frutti e si spataccano, perde le foglie, i rami ti arrivano in fronte quando esci dal vialetto...
Noi due lo amiamo perché i suoi frutti ci piacciono da morire e perché è veramente bellissimo.
Comunque.
L'altra sera, mangiando un caco, ho trovato un seme.
Io . IO.
E ho deciso di piantarlo subito pe vedere se riesco ad avere un altro alberello.
Lei mi ha chiesto il seme per portarlo a scuola.
Ed io ho detto no.
Da quando abbiamo l'albero è il secondo seme che troviamo ed il primo è sparito.
L'avevo messo sul tavolo in giardino per piantarlo e si è volatilizzato ( forse un uccello ha gradito mangiarselo), quindi a questo nuovo semino ci tenevo molto.
Ma anche Lei.
E ha iniziato a chiedermelo sempre più insistentemente.
E io l'ho piantato.
E Lei ha iniziato ad urlare.
Io le ho detto che non si può avere sempre tutto quello che si vuole ( in questo caso io si).
E Lei mi hai detto: " che sfortuna che ho, visto che  non ho dei genitori che ascoltano quello che si dice a Messa, cioè di vivere la generosità e la gentilezza."

Ecco, ora capite perché sono ancora tramortita.
 Usa la Messa contro di me.
Le ho dato il seme?
No.
Mi sento in colpa? Un pochino.

Tutte le sere ora Lei  mette due cachi in un sacchetto con due mele, così il giorno dopo sono maturi e li mangiamo. Speriamo di trovare presto un altro seme.

lunedì 9 novembre 2015

Andiamo avanti.

e benissimo le presentazioni a Roma e Salerno. Belle belle, tanti amici, tanto affetto e tanto calore. Poi vi racconterò con calma.
E presto le nuove date!

Orientamento familiare

Ad essere genitori si impara. Giorno per giorno, con l'esperienza, con l'esempio, con  l'amore.
Ma anche con dei corsi, con dei consigli, con il supporto di esperti che possono dare una mano.
Io stessa ho seguito e tenuto questi corsi per anni...
ed oggi ve li presento perché ritengo che siano una preziosa fonte a cui attingere.



"FamigliaOK è il sito delle associazioni no profit di lingua italiana che promuovono l’orientamento familiare (family enrichment) nel nostro paese e all’estero.

C’era una volta la famiglia. C’è. Ci sarà! E ci saranno sempre le solite dinamiche complesse: le gioie e le ansie della vita quotidiana, dei figli che crescono, il rapporto coniugale, la gestione day by day di tanti aspetti legati ai rapporti e all’affettività.
Ecco perché da 35 anni c’è anche l’Orientamento Familiare il cui scopo è promuovere e sostenere lo sviluppo di famiglie interessate alla loro serenità. Perchè la felicità della famiglia influenza direttamente la qualità della vita delle singole persone la loro stabilità e il bene comune della intera società.
L’Orientamento Familiare si concretizza dunque in corsi, seminari, incontri culturali, consulenze 1to1 in cui i coniugi – primi destinatari – sono aiutati e si aiutano a migliorare lo svolgimento dei loro compiti con l’acquisizione di una “mentalità professionale” (professional parenthood).
Nello svolgimento dei corsi è utilizzata una metodologia partecipativa, che si sviluppa attraverso l’analisi/discussione in gruppo di casi inerenti alla vita familiare (storie reali) e la moderazione della discussione da parte di un esperto. Tale metodologia si dimostra efficace per l’acquisizione di una “prudential knowledge“, cioè della capacità di analizzare insieme i comportamenti familiari e di intervenire con continuità, superando l’abitudine di prendere decisioni solo sulla base di emozioni o di stereotipi.
La serietà del suo metodo è garantita dalla collaborazione con IFFD (International Federation for Family Development) una ONG che certifica e coordina i corsi in più di 60 nazioni dei 5 continenti.
Le associazioni italiane si avvalgono del supporto e della consulenza di un Comitato Scientifico che annovera esperti delle maggiori università italiane."

e adesso parlano di noi, del libro. Un grande onore.
Grazie.
http://www.famigliaok.it/it/2015/11/05/semplicemente-una-mamma-di-annalisa-sereni/


http://www.famigliaok.it/it/dove-siamo/. questo per dire dove sono!