Questo è un post difficile, non so cosa succederà dopo che lo avrò scritto.
Sono giorni che ci penso, vediamo come va.
Sto cominciando a pensare che la gravidanza, medicalizzata come è oggigiorno, sia molto più difficile ed impegnativa di un tempo.
Adesso si fanno esami su esami per verificare che il bambino sia sano.
Legittimo, direte voi: certissimo, rispondo io, se la visione con cui si fanno questi accertamenti è "salvifica", non "distruttiva".
Mi spiego meglio.
Un tempo la gravidanza era avvolta nel mistero. Non era una malattia ma una situazione transitoria, al termine della quale nasceva un bambino.
Il bambino era accolto e vedeva la luce tra le braccia dei genitori: certe volte , tra le loro braccia moriva anche. Il dolore era grande, immenso, ma la natura poteva permettere anche questo.
La morte avveniva con dignità e rispetto, in un clima di dolore ma di amore.
Adesso , per i genitori, è tutto più difficile. Le ecografie, gli esami, ti sanno dire con precisione più o meno assoluta, come sta tuo figlio.
Non solo. La legge e la medicina , ti permettono di decidere cosa fare nel caso in cui tuo figlio non fosse più che perfetto.
Ti caricano della responsabilità, così atroce, di decidere se interrompere anticipatamente l'esistenza del bambino, in nome di una qualità della vita che , in realtà, non ti è dato conoscere.
E tu, genitore, pensi anche di far bene ad abortire tuo figlio ....
che così perde anche il diritto che ogni persona ha , di morire con dignità tra le braccia di coloro che lo amano e ti togli, , tu genitore, il diritto di vederlo nascere ed accompagnarlo alla morte con tutta l'elaborazione del lutto che ne consegue, privo dei sensi di colpa che comunque dentro potresti avere per l'aborto "terapeutico".
Mi fa sorridere con amarezza questa definizione. Terapeutico vuol dire che cura, curativo.
Ma cosa cura un aborto terapeutico? solo la paura dei genitori, il loro sconfinato ed insondabile dolore, la loro solitudine, perchè il bambino che viene abortito , di certo non è curato.
Bisognerebbe trovare, in una situazione come quella di una gravidanza con bambino incompatibile con la vita, un accompagnamento terapeutico, un'accoglienza terapeutica, un sostegno per genitori e figlio, terapeutico. anche solo per la terapia della sofferenza.
Per fortuna ci si sta muovendo in questa direzione, esistono associazioni che portano avanti questo discorso ed aiutano esiste la terapia dell'accoglienza.
Ma non sono pazza, gli esami in gravidanza vanno fatti, ancorchè non lesivi per il nascituro, ma sempre pensando in positivo: faccio questo per aiutare mio figlio, .
E le soluzioni sono infinite, vi assicuro, adesso i feti vengono operati ancora nel pancione della mamma.....
da un po' di tempo, poi, è scoppiata la diatriba che sono sempre meno i medici abortisti, per cui le donne non sono " garantite" nel loro " diritto" all'aborto.
Per forza, dico io. Soprattutto nel caso dell'aborto procurato in età gestazionale avanzata, il medico sa benissimo cosa sta facendo, anche solo perchè lo vede.
Sarebbe facile raccontarvi cosa so su come si pratica un aborto terapeutico e come muore il bambino, ma lo ritengo inutile e anche crudele.
Muore solo. Questo è certo.
Non è giusto, neanche nei confronti dei genitori, non è giusto che siano costretti a decidere, o che pensino di poterlo fare in nome di una libertà che non è tale,in quanto lede la libertà dell'altro ed è condizionata da un misto di paura, sofferenza e disperazione.
E poi, attenzione.
Rendere cieca e sorda la nostra umanità davanti all'aborto, è la causa poi dell'infanticidio e lo sarà dell'eutanasia.
Certo.
Un feto non è niente ed un neonato di due minuti si?
Per certe persone la distinzione non vale più, la coscienza si assuefà a considerare il prodotto del concepimento soggetto solo alle intenzioni della madre.
E la sofferenza è troppa? abortisco ora, pratico l'eutanasia domani.
Sono diventato il padrone della vita.
Certo, esistono i casi terribili in cui la vita della madre è seriamente a rischio se la gravidanza procede.
E allora?
E allora anche la Chiesa permette che la madre venga curata, anche se questo può, indirettamente, causare un danno al bambino.
Indirettamente.
Non lede i diritto della madre di curarsi, ma non permette l'uccisione del bimbo diretta, anche solo per dargli una possibilità di nascere .
Può essere che io vi sembri crudele, non accettando l'aborto terapeutico, ma non lo sono.
Vorrei poter stare vicina a quei genitori con prognosi infausta e dir loro: "Coraggio, accompagna tuo figlio nella vita e nella morte e vedrai che il tuo dolore diventerà amore e forza".
Perchè non abbiano rimpianti, perchè non si sentano mai responsabili, perchè ricordino il viso della loro creatura , potendo così elaborare il lutto.
Perdonatemi se non riesco a trasmettervi il mio sostegno e la mia compassione così come vorrei, ma credetemi, non è solo il vostro bambino che vorrei proteggere, ma anche voi.
giovedì 29 agosto 2013
venerdì 23 agosto 2013
un vero signore.
E ieri sera ho sgridato Lui e gli ho dato la sua prima pacchetta sulla manina.. Lui non ha fatto una piega e mi ha guardata facendo musino; in compenso 2 sue sorelle hanno avuto le convulsioni dalla preoccupaziome e mi hanno sgridato, perché "poverinoooooo sei cattiva".
In realtà stava svitando una applique dal muro , quella che mi serve per leggere sul letto e a cui arriva dal suo lettino ed, all'ennesimo no , mi aveva guardata ridendo e continuando l'opera.
Dopo la pacchetta, invece, ha teso nuovamente la manina verso la lampada, si è fermato, mi ha fissata ed ha fatto nonono con il ditino.....e io moooolto fiera di lui , mi sono girata, ho urtato la lampada con la spalla, l'ho fatta cadere ed ho rotto la lampadina.
Lui è stato un signore, mi ha guardata, e non ha detto niente.
Stamattina l'abbiamo fissata meglio.
In realtà stava svitando una applique dal muro , quella che mi serve per leggere sul letto e a cui arriva dal suo lettino ed, all'ennesimo no , mi aveva guardata ridendo e continuando l'opera.
Dopo la pacchetta, invece, ha teso nuovamente la manina verso la lampada, si è fermato, mi ha fissata ed ha fatto nonono con il ditino.....e io moooolto fiera di lui , mi sono girata, ho urtato la lampada con la spalla, l'ho fatta cadere ed ho rotto la lampadina.
Lui è stato un signore, mi ha guardata, e non ha detto niente.
Stamattina l'abbiamo fissata meglio.
sabato 17 agosto 2013
Le mie virtù preferite.
Dopo aver scritto il post sulla fede, mi sono trovata a chiedermi quali sono le virtù umane che apprezzo di più in un figlio.
la risposta è stata che , sicuramente, la lealtà , la sincerità e la misericordia sono le mie preferite.
Credo sia facile capire perché: un figlio leale e sincero non nasconde quello che fa, si assume le sue responsabilità, racconta la sua vita e non nasconde i propri sentimenti. Rispetta la parola data e porta avanti i suoi compiti.
In pratica si educa da solo. Una meraviglia.
Un figlio che conosca la misericordia, non litiga ( troppo ) con gli altri. Una pacchia.
Insomma, credo di apprezzare quelle virtù che rendono più facile l'educazione. Certo, non sono virtù semplicissime da insegnare perché bisogna viverle ed essere sinceri, leali e misericordiosi costa una bella fatica; ma tant'è, si raccoglie ( spesso) quel che si semina , per cui vale la pena provarci.
Ed allora che la nostra parola sia una sola, se si fa una promessa la si mantenga, si spieghino sempre le ragioni delle nostre decisioni o delle punizioni, si ascoltino le opinioni dei figli.
E saremo, di nuovo, tutti santi d'altare, noi e ....i nostri figli.
la risposta è stata che , sicuramente, la lealtà , la sincerità e la misericordia sono le mie preferite.
Credo sia facile capire perché: un figlio leale e sincero non nasconde quello che fa, si assume le sue responsabilità, racconta la sua vita e non nasconde i propri sentimenti. Rispetta la parola data e porta avanti i suoi compiti.
In pratica si educa da solo. Una meraviglia.
Un figlio che conosca la misericordia, non litiga ( troppo ) con gli altri. Una pacchia.
Insomma, credo di apprezzare quelle virtù che rendono più facile l'educazione. Certo, non sono virtù semplicissime da insegnare perché bisogna viverle ed essere sinceri, leali e misericordiosi costa una bella fatica; ma tant'è, si raccoglie ( spesso) quel che si semina , per cui vale la pena provarci.
Ed allora che la nostra parola sia una sola, se si fa una promessa la si mantenga, si spieghino sempre le ragioni delle nostre decisioni o delle punizioni, si ascoltino le opinioni dei figli.
E saremo, di nuovo, tutti santi d'altare, noi e ....i nostri figli.
mercoledì 14 agosto 2013
trasmettere la Fede
Educare alla Fede i figli è un dovere di noi genitori, ma è anche un diritto, inalienabile, tra l'altro.
Può non sembrare una cosa semplice ed a volte non lo è, ed io non ho ricette speciali....ma posso dirvi qualche piccolo trucchetto che , per ora mi sembra stia funzionando con i miei figli e con quelli di altri genitori che li usano.
Allora, la prima cosa che vale la pena considerare , è l'esempio.
Non si può insegnare ad amare Dio ai figli , se non Lo si ama per primi.
E per amarLo bisogna conoscerLo, quindi farsi un minimo di basi nel rapporto con Lui, come leggere il Vangelo, ascoltare la Messa, imparare le preghiere più comuni...
Da lì il passo è semplice: se un bambino vede il papà pregare, pregherà con lui, se una mamma va a Messa con gioia, il figlio andrà con lei con allegria.
Iniziare ad insegnare ai bimbi preghiere facili è una cosa saggia: l'Angelo di Dio prima di dormire, l'Ave Maria al risveglio, la benedizione dei pasti, sono tutte cose che istillano nei bimbi più piccoli la presenza di Dio.
Da lì poi, a seconda dell'età, si passerà all'esame di coscienza la sera, ai ringraziamenti quando capitano cose belle e alle richieste di aiuto quando ci sono difficoltà....questa poi è una furbizia che i genitori devono usare, si sa che le preghiere dei bimbi sono sempre le più ascoltate.....
Comunque, un'altra cosa da ricordare è che la Fede cresce bene in un buon terreno umano, quindi i genitori devono trasmettere anche le virtù nella vita di tutti i giorni.
Se vogliamo insegnare la generosità , è giusto spiegarla, ma l'esempio è la cosa migliore. I figli assorbono per osmosi, imparano vedendo.
Se io presto i miei trucchi a Lei, dopo saranno inutilizzabili, è vero, ma Lei presterà più facilmente i pennarelli a Lui!
Se voglio che i miei figli non si urlino tra di loro, sarò la prima a non urlare parlando...e se riuscirò a non urlare mai, verrò anche proclamata santa subito.
Ricordarsi comunque che arriva l'adolescenza è saggio: seminare è bene, ma aspettare che passi la tempesta ormonale per raccogliere i frutti è consigliabile; senza disperare mai, l'esempio, l'amore e il dialogo proteggono i raccolti.
Provare per credere.
Può non sembrare una cosa semplice ed a volte non lo è, ed io non ho ricette speciali....ma posso dirvi qualche piccolo trucchetto che , per ora mi sembra stia funzionando con i miei figli e con quelli di altri genitori che li usano.
Allora, la prima cosa che vale la pena considerare , è l'esempio.
Non si può insegnare ad amare Dio ai figli , se non Lo si ama per primi.
E per amarLo bisogna conoscerLo, quindi farsi un minimo di basi nel rapporto con Lui, come leggere il Vangelo, ascoltare la Messa, imparare le preghiere più comuni...
Da lì il passo è semplice: se un bambino vede il papà pregare, pregherà con lui, se una mamma va a Messa con gioia, il figlio andrà con lei con allegria.
Iniziare ad insegnare ai bimbi preghiere facili è una cosa saggia: l'Angelo di Dio prima di dormire, l'Ave Maria al risveglio, la benedizione dei pasti, sono tutte cose che istillano nei bimbi più piccoli la presenza di Dio.
Da lì poi, a seconda dell'età, si passerà all'esame di coscienza la sera, ai ringraziamenti quando capitano cose belle e alle richieste di aiuto quando ci sono difficoltà....questa poi è una furbizia che i genitori devono usare, si sa che le preghiere dei bimbi sono sempre le più ascoltate.....
Comunque, un'altra cosa da ricordare è che la Fede cresce bene in un buon terreno umano, quindi i genitori devono trasmettere anche le virtù nella vita di tutti i giorni.
Se vogliamo insegnare la generosità , è giusto spiegarla, ma l'esempio è la cosa migliore. I figli assorbono per osmosi, imparano vedendo.
Se io presto i miei trucchi a Lei, dopo saranno inutilizzabili, è vero, ma Lei presterà più facilmente i pennarelli a Lui!
Se voglio che i miei figli non si urlino tra di loro, sarò la prima a non urlare parlando...e se riuscirò a non urlare mai, verrò anche proclamata santa subito.
Ricordarsi comunque che arriva l'adolescenza è saggio: seminare è bene, ma aspettare che passi la tempesta ormonale per raccogliere i frutti è consigliabile; senza disperare mai, l'esempio, l'amore e il dialogo proteggono i raccolti.
Provare per credere.
venerdì 9 agosto 2013
Auguri E!
E con grande emozione faccio gli auguri ad E. che ieri ha compiuto 18 anni...visto che la conoscete, ve lo dico...la mia piccola è maggiorenne!
Ahia!
Lui è estremamente prudente.
Non vuole scendere né dalle scale, né dal letto all'indietro.
No, non si fida: "Se non vedo mamma, non vado" è il suo motto....
E così scende da scale e letto a testa in avanti, ma oggi qualcosa non ha funzionato, troppo veloce....
risultato: per scendere è sceso, ma la fronte è blu!
Non vuole scendere né dalle scale, né dal letto all'indietro.
No, non si fida: "Se non vedo mamma, non vado" è il suo motto....
E così scende da scale e letto a testa in avanti, ma oggi qualcosa non ha funzionato, troppo veloce....
risultato: per scendere è sceso, ma la fronte è blu!
Tra sorelle
"AAAAAAAAHHHHHHH, mamma, L'Altra mi ha fatto male sulla guancia......ahhhhh, che maleeeeee"
"Non fare scene, non è vero, ti ho solo toccata, Lei!"
"No, un male terribile, dove mi faceva già maleeeeeee"
Dopo un po':
"Lei, scusa, non volevo"
"che cosa, L'Altra?"
"Farti male alla guancia!"
"Ma no, non preoccuparti, non è niente"
Senza parole.
"Non fare scene, non è vero, ti ho solo toccata, Lei!"
"No, un male terribile, dove mi faceva già maleeeeeee"
Dopo un po':
"Lei, scusa, non volevo"
"che cosa, L'Altra?"
"Farti male alla guancia!"
"Ma no, non preoccuparti, non è niente"
Senza parole.
sabato 3 agosto 2013
Grazie per gli auguri, anche se.....
Ok. Ormai sono le 22 e posso dirlo, un po' di nascosto, direi in sordina.
Oggi è il mio compleanno.
Non lo dico per gli auguri, no, anche se ringrazio tutti quelli che me li hanno fatti.
Lo dico per una riflessione fatta da mia sorella Mau sui festeggiamenti nel giorno della nascita.
Sapendo la mia ritrosia a spegnere candeline, mi ha detto: "Non si festeggiano gli anni che passano, ma la gioia del fatto che quella persona sia nata".
Ho qualcuno che è felice che io sia nata, per cui festeggia.
Detto così cambia tutto, no?
Sono una donna fortunata: il mio compleanno ora cambia aspetto.
Per inciso.
La mia età non mi ha mai turbata, non mi interessa "invecchiare" o almeno, non lo faceva, finchè non hanno abbinato i miei anni alla nostra sindrome.
E' da allora che non festeggio più.
Lui è me, il mio cuore, il mio respiro, la mia gioia, ma il senso di colpa rimane latente ed esplode in questo giorno.
Irrazionale, lo so .
Lo so perché tu sei il mio figlio perfetto, come tutti i tuoi fratelli.
Dio non sbaglia, mai.
E Amore mio , tranquillo, tornassi indietro , tu saresti di nuovo qui tra le mie braccia, anzi, ti verrei a cercare tra le braccia del Creatore, Gli chiederei di rimandarti a me, ti strapperei a forza, se necessario.
E Lui, che tutto sa, ti lascerebbe tornare sorridendo, perché a noi madri innamorate ci capisce bene.
E lo sapeva dall'Eternità che luce saresti stato per me.
Senza di te, che vuoto, Amore mio, che mancanza.
Sei stato il più che dovevamo avere per essere veramente noi.
Tu ci hai resi diversi, tu ci rendi migliori.
E se è vero, come è vero, che i compleanni sono i momenti in cui si ringrazia che qualcuno sia nato, allora le vere feste sono quelle in cui si ricordano le nascite dei miei figli; quelle in cui davvero dico: "Signore, grazie di aver dato la vita a Ciugo, E, A, Fe, L'Altra, Lei e Lui.
Grazie Signore, grazie."
Prometto: l'anno prossimo festeggio, perché , essendo nata, ho potuto dare la vita ad altri.
A dispetto dell'età.
Oggi è il mio compleanno.
Non lo dico per gli auguri, no, anche se ringrazio tutti quelli che me li hanno fatti.
Lo dico per una riflessione fatta da mia sorella Mau sui festeggiamenti nel giorno della nascita.
Sapendo la mia ritrosia a spegnere candeline, mi ha detto: "Non si festeggiano gli anni che passano, ma la gioia del fatto che quella persona sia nata".
Ho qualcuno che è felice che io sia nata, per cui festeggia.
Detto così cambia tutto, no?
Sono una donna fortunata: il mio compleanno ora cambia aspetto.
Per inciso.
La mia età non mi ha mai turbata, non mi interessa "invecchiare" o almeno, non lo faceva, finchè non hanno abbinato i miei anni alla nostra sindrome.
E' da allora che non festeggio più.
Lui è me, il mio cuore, il mio respiro, la mia gioia, ma il senso di colpa rimane latente ed esplode in questo giorno.
Irrazionale, lo so .
Lo so perché tu sei il mio figlio perfetto, come tutti i tuoi fratelli.
Dio non sbaglia, mai.
E Amore mio , tranquillo, tornassi indietro , tu saresti di nuovo qui tra le mie braccia, anzi, ti verrei a cercare tra le braccia del Creatore, Gli chiederei di rimandarti a me, ti strapperei a forza, se necessario.
E Lui, che tutto sa, ti lascerebbe tornare sorridendo, perché a noi madri innamorate ci capisce bene.
E lo sapeva dall'Eternità che luce saresti stato per me.
Senza di te, che vuoto, Amore mio, che mancanza.
Sei stato il più che dovevamo avere per essere veramente noi.
Tu ci hai resi diversi, tu ci rendi migliori.
E se è vero, come è vero, che i compleanni sono i momenti in cui si ringrazia che qualcuno sia nato, allora le vere feste sono quelle in cui si ricordano le nascite dei miei figli; quelle in cui davvero dico: "Signore, grazie di aver dato la vita a Ciugo, E, A, Fe, L'Altra, Lei e Lui.
Grazie Signore, grazie."
Prometto: l'anno prossimo festeggio, perché , essendo nata, ho potuto dare la vita ad altri.
A dispetto dell'età.
Veronica!
Ti conosco da poco, ma il tuo blog mi piace, quindi.....
GIRO QUESTO PREMIO A VERONICA, DI
http://veramenteveronica.blogspot.it, .....
11 domande su di te:
Cosa ti piace fare
la cosa che ami di più di ognuno tuoi figli
cosa ti piace leggere
che film ami
qual è il tuo passatempo preferito
qual è la tua gioia più grande
cosa farai da grande
il tuo sogno nel cassetto
il tuo sogno realizzato
cosa vorresti in regalo
cosa ti hanno regalto da poco
ora raccontaci altre 11 cose su di te poi gira il premio, avvertendo le interessate e citandomi nel tuo blog ( è la regola, ma io non ti obbligo)
Auguri!
venerdì 2 agosto 2013
Scusate.
E sapete cosa vi dico?
Anche LUI è bellissimo!
Orgoglio di mamma.
Anche perché...per me tutti i miei figli lo sono!
Anche LUI è bellissimo!
Orgoglio di mamma.
Anche perché...per me tutti i miei figli lo sono!
Pezzi d'Eternità.
Ieri sera guardavo i miei due nipotini di 11 mesi e 3 anni fare a "botte" sul tappeto e mi sono ritrovata a pensare a quanto sarebbe bello che anche Lui avesse un fratellino più piccolo con cui giocare.
Dopodiché mi sono chiesta quanto estratto di maternità mi ha infuso il Signore quando mi ha creata, perché, oltre alla mia non più giovane età, il fratellino piccolo di Lui sarebbe , visto l'andazzo, una sorellina, poi comincerei a pensare " povera piccola, tutta sola (?????)" e ne vorrei un altro.....e mica posso andare avanti all'infinito, no?
Per fortuna, anche se il mio cuore funziona storto, l'intelligenza di mio marito funziona benissimo e i figli abbiamo sempre deciso di averli in due.
Quindi, rincuorati i parenti sul fatto che non farò l'ottavo ( sembra), vorrei incoraggiare e consolare tutte le mie amiche che stanno aspettando o hanno appena avuto il secondo o il terzo figlio e che si pongono tutte le domande del caso.
Amerò il prossimo come quello prima? Si, in maniera diversa ma assoluta.
Avrò abbastanza soldi per lui/lei? Si, basterà razionalizzare qualcosina e aver fiducia in Dio.
I nonni lo ameranno come l'altro? Siiiii, il fascino del neonato è irresistibile. Anche se avranno preferenze.....normali.
Trascurerò il grande per il piccolo? Certo, e meno male, così conquisterà autonomia e...libertà e soprattutto rafforzerà il rapporto con il papi....che la mamma, furba come una volpe, favorirà in ogni modo.
Lo so che io ragiono più con "la pancia" che con il cervello e che sembra che non veda le reali difficoltà che poi si incontrano...la fatica, il parto, le paure, il parto, l'insonnia, il parto....
Ma per fortuna hanno inventato l'epidurale e ogni figlio che nasce è un pezzo di eternità che Dio dona al Mondo.
E chi sono io per limitare l'Infinito?
Dopodiché mi sono chiesta quanto estratto di maternità mi ha infuso il Signore quando mi ha creata, perché, oltre alla mia non più giovane età, il fratellino piccolo di Lui sarebbe , visto l'andazzo, una sorellina, poi comincerei a pensare " povera piccola, tutta sola (?????)" e ne vorrei un altro.....e mica posso andare avanti all'infinito, no?
Per fortuna, anche se il mio cuore funziona storto, l'intelligenza di mio marito funziona benissimo e i figli abbiamo sempre deciso di averli in due.
Quindi, rincuorati i parenti sul fatto che non farò l'ottavo ( sembra), vorrei incoraggiare e consolare tutte le mie amiche che stanno aspettando o hanno appena avuto il secondo o il terzo figlio e che si pongono tutte le domande del caso.
Amerò il prossimo come quello prima? Si, in maniera diversa ma assoluta.
Avrò abbastanza soldi per lui/lei? Si, basterà razionalizzare qualcosina e aver fiducia in Dio.
I nonni lo ameranno come l'altro? Siiiii, il fascino del neonato è irresistibile. Anche se avranno preferenze.....normali.
Trascurerò il grande per il piccolo? Certo, e meno male, così conquisterà autonomia e...libertà e soprattutto rafforzerà il rapporto con il papi....che la mamma, furba come una volpe, favorirà in ogni modo.
Lo so che io ragiono più con "la pancia" che con il cervello e che sembra che non veda le reali difficoltà che poi si incontrano...la fatica, il parto, le paure, il parto, l'insonnia, il parto....
Ma per fortuna hanno inventato l'epidurale e ogni figlio che nasce è un pezzo di eternità che Dio dona al Mondo.
E chi sono io per limitare l'Infinito?
giovedì 1 agosto 2013
Comfort care
Questo è uno di quei Medici che ognuno di noi vorrebbe accanto nel momento della sofferenza.
http://www.tempi.it/elvira-parravicini-che-salva-i-neonati-condannati-in-loro-vedo-la-croce-e-la-resurrezione#.Ufjg0bVH7IU
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