Controllo dalla Neuropsichiatra infantile per LUI.
Paura mia. Certo, lo so, lo vedo che Lui è in gamba, ma.....si sa che il cuore e gli occhi di una mamma non sono prorpio sempre oggettivissimi.
Ed invece....zacchete, Lui ci ha stupiti tutti.
E la dottoressa e la sua Fisioterapista erano felici e fiere del loro piccolo capolavoro.
Io ringrazio. Ringrazio loro per come lo seguono.
E Dio, per tutto.
giovedì 28 febbraio 2013
Io sono per l'amore libero.
Io sono per l'Amore Libero.
Già .
IHIHIHIHIHHIH....vi ho stupiti, vero?
Ed, allora, sentite questa: sono anche per il sesso sicuro.
Svenuti?
Già.
Cos'è l'amore, quello vero, quello che ci porta ad alzarci tutti i giorni ed a sorridere a marito e figli anche se la notte non è stata abbastanza lunga da riposarci? O da entrare a casa e riuscire immediatamente per andare a riprendere un figlio?
O a cucinare per 9 tutte le sere?
L'Amore libero.
Quello che scegli di provare tutti i giorni, incondizionatamente.
Quello che va al di là dei sentimentalismi o delle emozioni .
Quello che supera e trascende il colpo di fulmine iniziale, quello in cui ti impegni con la volontà ad amare.
Quello in cui LIBERAMENTE decidi di mantenere gli impegni presi con la persona che hai vicino, costi quel che costi.
L'AMORE è LIBERO.
Una libera scelta di amare, al di là di tutto e tutti, con impegno e sforzo, ma anche con tanta serenità.
Una serenità che deriva dal non mettere più in discussioni decisioni ed impegni già presi , si va avanti, con la grazia di Dio, e basta.
Ed il sesso sicuro ne deriva. Sesso...che brutta parola.... ormai svilita....il rapporto fisico tra marito e moglie, aperto alla vita anche con il senso della paternità responsabile.....
Il rapporto d'amore è sicuro nel suo naturale nido, il matrimonio...è sicuro e mette al sicuro, da tradimenti, paure, incomprensioni, in un dono totale di sè all'altro, senza riserve, tanto è per la vita. La vita , anche la vita nascente è più protetta......il matrimonio, nido naturale dei figli.....
Ecco, io sono per l'amore libero ed il sesso sicuro.
Ma , non ho dubbi, anche voi lo siete.
Già .
IHIHIHIHIHHIH....vi ho stupiti, vero?
Ed, allora, sentite questa: sono anche per il sesso sicuro.
Svenuti?
Già.
Cos'è l'amore, quello vero, quello che ci porta ad alzarci tutti i giorni ed a sorridere a marito e figli anche se la notte non è stata abbastanza lunga da riposarci? O da entrare a casa e riuscire immediatamente per andare a riprendere un figlio?
O a cucinare per 9 tutte le sere?
L'Amore libero.
Quello che scegli di provare tutti i giorni, incondizionatamente.
Quello che va al di là dei sentimentalismi o delle emozioni .
Quello che supera e trascende il colpo di fulmine iniziale, quello in cui ti impegni con la volontà ad amare.
Quello in cui LIBERAMENTE decidi di mantenere gli impegni presi con la persona che hai vicino, costi quel che costi.
L'AMORE è LIBERO.
Una libera scelta di amare, al di là di tutto e tutti, con impegno e sforzo, ma anche con tanta serenità.
Una serenità che deriva dal non mettere più in discussioni decisioni ed impegni già presi , si va avanti, con la grazia di Dio, e basta.
Ed il sesso sicuro ne deriva. Sesso...che brutta parola.... ormai svilita....il rapporto fisico tra marito e moglie, aperto alla vita anche con il senso della paternità responsabile.....
Il rapporto d'amore è sicuro nel suo naturale nido, il matrimonio...è sicuro e mette al sicuro, da tradimenti, paure, incomprensioni, in un dono totale di sè all'altro, senza riserve, tanto è per la vita. La vita , anche la vita nascente è più protetta......il matrimonio, nido naturale dei figli.....
Ecco, io sono per l'amore libero ed il sesso sicuro.
Ma , non ho dubbi, anche voi lo siete.
lunedì 25 febbraio 2013
amore, amore infinito.
Faccio parte di diversi gruppi su facciadilibro.
Gruppi diversi di mamme.
Mamme di tutti i tipi: di bimbi trisomici e non . Tutti o molti dell'età di Lui.
E sapete che vi dico? I post dei gruppi sono tutti uguali.
Foto dei bimbi, post esultanti, post preoccupati, post di richiesta.....
Ma non c'è alcuna differenza, come non c'è alcuna differenza nell'amore infinito delle mamme per i loro figli.
Capiamoci, IO LO SO CHE I FIGLI SI AMANO TUTTI NELLO STESSO MODO, speciali e non.
Lo SO, lo vivo tutti i giorni, LO SO.
Ebbene, quello che voglio dirvi è questo:
NON CAPITA SOLO A ME PERCHE' SONO UNA MADRE CHIOCCIA, NO.
TUTTE LE MAMME DI TUTTI I BIMBI , ANCHE SPECIALI, SOPRATTUTTO SPECIALI, AMANO I LORO FIGLI ALLA FOLLIA.
Tutte, nessuna esclusa.
Lo stesso orgoglio, lo stesso entusiasmo, la stessa passione.
Capite cosa voglio dirvi?
L'amore per i propri figli è la vera grande normalità.....non abbiate paura mai della eventuale diversità di vostro figlio....nei vostri sentimenti, nel vostro amore, nel vostro cuore .....NON C'E'.
Gruppi diversi di mamme.
Mamme di tutti i tipi: di bimbi trisomici e non . Tutti o molti dell'età di Lui.
E sapete che vi dico? I post dei gruppi sono tutti uguali.
Foto dei bimbi, post esultanti, post preoccupati, post di richiesta.....
Ma non c'è alcuna differenza, come non c'è alcuna differenza nell'amore infinito delle mamme per i loro figli.
Capiamoci, IO LO SO CHE I FIGLI SI AMANO TUTTI NELLO STESSO MODO, speciali e non.
Lo SO, lo vivo tutti i giorni, LO SO.
Ebbene, quello che voglio dirvi è questo:
NON CAPITA SOLO A ME PERCHE' SONO UNA MADRE CHIOCCIA, NO.
TUTTE LE MAMME DI TUTTI I BIMBI , ANCHE SPECIALI, SOPRATTUTTO SPECIALI, AMANO I LORO FIGLI ALLA FOLLIA.
Tutte, nessuna esclusa.
Lo stesso orgoglio, lo stesso entusiasmo, la stessa passione.
Capite cosa voglio dirvi?
L'amore per i propri figli è la vera grande normalità.....non abbiate paura mai della eventuale diversità di vostro figlio....nei vostri sentimenti, nel vostro amore, nel vostro cuore .....NON C'E'.
Clarà Lejeune. Incredibile.
E ieri sera c'è stato il grande incontro con Clarà Lejeune, che non vi dico più chi sia perchè ormai vi ho stressato abbastanza.
Cosa mi ha colpito di questa donna, bella, esile, elegantissima, biondissima?
Che l'hanno presentata come una delle 50 donne più potenti al mondo. Che ha 9 figli. Che dirige la General Electric francese. Ma soprattutto che ha chiesto di me agli organizzatori.
Vi spiego. Alla fine della conferenza le ho chiesto di affidare il mio Lui alle preghiere di suo padre, raccontandole, velocissimamente, che ho 7 figli, di cui l'ultimo speciale.
Dopo lei ha chiesto maggiori informazioni su di me agli organizzatori dell'evento.
Adesso, che una persona come lei, che fa conferenze sulla Sindrome perchè ritiene che sia un suo dovere farlo per proteggere questi bimbi dall'aborto prima e dall'emarginazione dopo, si ricordi di una che le ha parlato per 5 secondi tra tanti e chieda ulteriori notizie....stupisce.
E guardate, io per lei non sono veramente nessuno, non sa che anche io ho fatto qualcosina per la conferenza o che sono un medico o chissà cos'altro!
Eppure si è informata perchè le ho detto di Lui.
Ecco cos'è che mi ha colpito di lei.
Il cuore.
Cosa mi ha colpito di questa donna, bella, esile, elegantissima, biondissima?
Che l'hanno presentata come una delle 50 donne più potenti al mondo. Che ha 9 figli. Che dirige la General Electric francese. Ma soprattutto che ha chiesto di me agli organizzatori.
Vi spiego. Alla fine della conferenza le ho chiesto di affidare il mio Lui alle preghiere di suo padre, raccontandole, velocissimamente, che ho 7 figli, di cui l'ultimo speciale.
Dopo lei ha chiesto maggiori informazioni su di me agli organizzatori dell'evento.
Adesso, che una persona come lei, che fa conferenze sulla Sindrome perchè ritiene che sia un suo dovere farlo per proteggere questi bimbi dall'aborto prima e dall'emarginazione dopo, si ricordi di una che le ha parlato per 5 secondi tra tanti e chieda ulteriori notizie....stupisce.
E guardate, io per lei non sono veramente nessuno, non sa che anche io ho fatto qualcosina per la conferenza o che sono un medico o chissà cos'altro!
Eppure si è informata perchè le ho detto di Lui.
Ecco cos'è che mi ha colpito di lei.
Il cuore.
sabato 23 febbraio 2013
Cena
" Ciugo, ma come mai vai così spesso a cena dalla morosa?"
"Così."
Voce in sottofondo di una sorella:
" Forse la sua mamma cucina meglio di te."
Fortuna per te che non ho riconosciuto la voce.
"Così."
Voce in sottofondo di una sorella:
" Forse la sua mamma cucina meglio di te."
Fortuna per te che non ho riconosciuto la voce.
giovedì 21 febbraio 2013
Povera me.
Lui è un furbone.
Quando vuole qualcosa e non la ottiene subito, reclina la testolina da un lato e sorride con aria da cucciolotto o da implume pulcino tenerino.
E mi frega.
Cedo.
Cedo subito, sentendomi anche in colpa, mamma cattiva che lo ha fatto aspettare.
Figlio mio , non solo dimostri ogni giorno di avere una intelligenza pazzesca ( Lei e gli altri dopo tutto sono mele dello stesso tuo albero), ma ragazzi, se ora mi sai già raggirare così......come farò a
sopravvivere anche solo alla fase del no dei tuoi 3 anni?
Quando vuole qualcosa e non la ottiene subito, reclina la testolina da un lato e sorride con aria da cucciolotto o da implume pulcino tenerino.
E mi frega.
Cedo.
Cedo subito, sentendomi anche in colpa, mamma cattiva che lo ha fatto aspettare.
Figlio mio , non solo dimostri ogni giorno di avere una intelligenza pazzesca ( Lei e gli altri dopo tutto sono mele dello stesso tuo albero), ma ragazzi, se ora mi sai già raggirare così......come farò a
sopravvivere anche solo alla fase del no dei tuoi 3 anni?
Problemi grossi
"Mamma, oggi non vado a scuola, ho mal di pancia"
"mmmmhhhh....dove?"
"ombelico".
Ora, se fa male l'ombelico, solitamente a scuola non ci si vuole andare per motivi diversi da un mal di pancia inesistente.
L'ho tenuta a casa ( Lei, chi se no?) ma il pomeriggio ho capito.
La sua maestra , incontrata per caso, mi ha detto:
"Lei non è venuta....sta male o è ancora turbata per ieri?"
"Ieri?"
"Si , ha pianto, perchè non riusciva a fare una cosa...."
Ecco spiegato l'ombelico....tornata a casa ho parlato con Lei.
"Si, non riuscivo a disegnare la faccia della mia compagna."
"Ah. Ma Amore, se hai dei problemi dillo alla maestra e poi, se non si risolvono, alla mamma, che ti aiuta."
"Mamma, sei sicura di riuscirci? I miei sono problemi grossi."
"Amore, tranquilla, tra me e le maestre ci riusciremo. Domani torni a scuola e se hai delle difficoltà ne riparliamo."
La mattina dopo le ho ricordato:
"allora, se c'è qualcosa lo dici prima alle insegnanti e poi a me"
"OK, ripetiamo: prima alle maestre e poi a te. Bene".
E' andata tranquilla ed è tornata ancora più tranquilla.
Grazie all'ombelico che mi indica un disagio, grazie all'insegnante che me lo chiarisce, grazie a Dio che il problema grosso di Lei sia un disegno.
"mmmmhhhh....dove?"
"ombelico".
Ora, se fa male l'ombelico, solitamente a scuola non ci si vuole andare per motivi diversi da un mal di pancia inesistente.
L'ho tenuta a casa ( Lei, chi se no?) ma il pomeriggio ho capito.
La sua maestra , incontrata per caso, mi ha detto:
"Lei non è venuta....sta male o è ancora turbata per ieri?"
"Ieri?"
"Si , ha pianto, perchè non riusciva a fare una cosa...."
Ecco spiegato l'ombelico....tornata a casa ho parlato con Lei.
"Si, non riuscivo a disegnare la faccia della mia compagna."
"Ah. Ma Amore, se hai dei problemi dillo alla maestra e poi, se non si risolvono, alla mamma, che ti aiuta."
"Mamma, sei sicura di riuscirci? I miei sono problemi grossi."
"Amore, tranquilla, tra me e le maestre ci riusciremo. Domani torni a scuola e se hai delle difficoltà ne riparliamo."
La mattina dopo le ho ricordato:
"allora, se c'è qualcosa lo dici prima alle insegnanti e poi a me"
"OK, ripetiamo: prima alle maestre e poi a te. Bene".
E' andata tranquilla ed è tornata ancora più tranquilla.
Grazie all'ombelico che mi indica un disagio, grazie all'insegnante che me lo chiarisce, grazie a Dio che il problema grosso di Lei sia un disegno.
lunedì 18 febbraio 2013
Articolo 2
Articolino di invito alla serata con Clarà Lejeune,
domenica 24 febbraio ore 21.15
presso il teatro Manzoni di Bologna
Nel 1959, un grandissimo scienziato , Jerome Lejeune , identificò per primo la causa della Sindrome di Down. Fino a quel momento si pensava che a causarla fossero malattie veneree dei genitori o loro comportamenti amorali.
La scoperta di Lejeune, che la riconosceva come condizione genetica dovuta alla presenza di un cromosoma 21 in più, stravolse la realtà delle cose; non solo ridiede dignità ai trisomici, ma aprì le porte alla genetica moderna.
Dopo la trisomia 21, lo scienziato scoprì anche la trisomia 13 , ampliando quindi la ricerca ; purtroppo però , si rese anche immediatamente conto che i suoi studi venivano utilizzati per identificare queste patologie in utero e quindi abortirne i bambini colpiti. Continuò quindi a cercare il modo di curare la sindrome di Down, ma il suo vero scopo divenne quello di proteggere i suoi bambini trisomici da chi li voleva eliminare ancora nel grembo della madre.
In questo modo si giocò il Nobel; non aveva paura di proclamare che il piccolo uomo nel grembo materno è un uomo piccolo e come tale va protetto, attirandosi le ire di buona parte della comunità scientifica di allora . Divenne un perseguitato e con lui la sua famiglia; adesso è in procinto di diventare santo.
Il 24 febbraio avremo la fortuna di conoscere ed ascoltare una delle figlie, Clarà , madre di 9 ragazzi e Vice Presidente della GE International, e Presidente della GE France, che sarà a bologna per parlare della grande figura di suo padre. Ci racconterà di come questo uomo coraggioso seppe sacrificare i suoi interessi personali per proteggere i più deboli , rimanendo un padre affettuoso ed un medico speciale.
Clarà è anche autrice di una biografia " La vita è una sfida", molto bella e coinvolgente; ma sentirla parlare dal vivo, di un genitore che è anche un Servo di Dio, sarà sicuramente una grandissima esperienza.
Vi invitiamo quindi ad intervenire numerosi, per non perdere un'occasione che saprà aprire il cuore a molti e sarà di preparazione alla mostra sul genetista francese che si terrà a Bologna, al padiglione di Ginecologia dell'Ospedale S. Orsola Malpighi, dal 7 al 14 marzo. Come non approfittarne per conoscere una realtà come quella sulla sindrome di Down, tutt'oggi ancora così sconosciuta, guardandola attraverso gli occhi del suo scopritore?
Questo articolo l'ho scritto io ma è stato pubblicato, per una svista a nome di una mia carissima amica. A me non importa, e neanche a lei, credo....l'importante è il messaggio....e non accusatemi di plagio!
domenica 24 febbraio ore 21.15
presso il teatro Manzoni di Bologna
Nel 1959, un grandissimo scienziato , Jerome Lejeune , identificò per primo la causa della Sindrome di Down. Fino a quel momento si pensava che a causarla fossero malattie veneree dei genitori o loro comportamenti amorali.
La scoperta di Lejeune, che la riconosceva come condizione genetica dovuta alla presenza di un cromosoma 21 in più, stravolse la realtà delle cose; non solo ridiede dignità ai trisomici, ma aprì le porte alla genetica moderna.
Dopo la trisomia 21, lo scienziato scoprì anche la trisomia 13 , ampliando quindi la ricerca ; purtroppo però , si rese anche immediatamente conto che i suoi studi venivano utilizzati per identificare queste patologie in utero e quindi abortirne i bambini colpiti. Continuò quindi a cercare il modo di curare la sindrome di Down, ma il suo vero scopo divenne quello di proteggere i suoi bambini trisomici da chi li voleva eliminare ancora nel grembo della madre.
In questo modo si giocò il Nobel; non aveva paura di proclamare che il piccolo uomo nel grembo materno è un uomo piccolo e come tale va protetto, attirandosi le ire di buona parte della comunità scientifica di allora . Divenne un perseguitato e con lui la sua famiglia; adesso è in procinto di diventare santo.
Il 24 febbraio avremo la fortuna di conoscere ed ascoltare una delle figlie, Clarà , madre di 9 ragazzi e Vice Presidente della GE International, e Presidente della GE France, che sarà a bologna per parlare della grande figura di suo padre. Ci racconterà di come questo uomo coraggioso seppe sacrificare i suoi interessi personali per proteggere i più deboli , rimanendo un padre affettuoso ed un medico speciale.
Clarà è anche autrice di una biografia " La vita è una sfida", molto bella e coinvolgente; ma sentirla parlare dal vivo, di un genitore che è anche un Servo di Dio, sarà sicuramente una grandissima esperienza.
Vi invitiamo quindi ad intervenire numerosi, per non perdere un'occasione che saprà aprire il cuore a molti e sarà di preparazione alla mostra sul genetista francese che si terrà a Bologna, al padiglione di Ginecologia dell'Ospedale S. Orsola Malpighi, dal 7 al 14 marzo. Come non approfittarne per conoscere una realtà come quella sulla sindrome di Down, tutt'oggi ancora così sconosciuta, guardandola attraverso gli occhi del suo scopritore?
Questo articolo l'ho scritto io ma è stato pubblicato, per una svista a nome di una mia carissima amica. A me non importa, e neanche a lei, credo....l'importante è il messaggio....e non accusatemi di plagio!
Lejeune nel 1960
http://www.youtube.com/watch?v=zMVg4HOlmXc
Lejeune.....purtroppo non ho trovato il video senza pubblicità, saltatela ;)
Lejeune.....purtroppo non ho trovato il video senza pubblicità, saltatela ;)
Amico
Stavo guardando un video su Jerome Lejeune: i miei figli erano nei paraggi.
L'Altra mi dice: "Mamma, è Lejeune?"
"Si"
L'Altra si gira verso di Lui e dice:
"Lui, guarda, c'è il tuo amico!"
E io piango.
L'Altra mi dice: "Mamma, è Lejeune?"
"Si"
L'Altra si gira verso di Lui e dice:
"Lui, guarda, c'è il tuo amico!"
E io piango.
Aiuto.
Lei .
"Mamma andiamo ai giardini?"
"No, amore, a fare la spesa."
"Ah. Ma poi ai giardini?"
"No, ai giardini un'altra volta."
Lei, a bassa voce.
"See, figurati, FIGURATI."
"Mamma la frangia mi dà fastidio, me la tagli?"
"No, amore, è perfetta."
"Mamma mi tagli la frangia?"
""No."
"Mamma...la frangia , me la sono tagliata da sola, mi dava fastidio."
Sia chiaro. Questo taglio a scalini è opera sua. Ma la prossima volta gliela taglio io subito.
Le bimbe giocano urlando. Il Ciugo interviene e le sgrida.
Lei lo guarda e dice:
"Ci sgridi solo perchè sei invidioso, vorresti giocare anche tu...."
Senza parole.
"Mamma andiamo ai giardini?"
"No, amore, a fare la spesa."
"Ah. Ma poi ai giardini?"
"No, ai giardini un'altra volta."
Lei, a bassa voce.
"See, figurati, FIGURATI."
"Mamma la frangia mi dà fastidio, me la tagli?"
"No, amore, è perfetta."
"Mamma mi tagli la frangia?"
""No."
"Mamma...la frangia , me la sono tagliata da sola, mi dava fastidio."
Sia chiaro. Questo taglio a scalini è opera sua. Ma la prossima volta gliela taglio io subito.
Le bimbe giocano urlando. Il Ciugo interviene e le sgrida.
Lei lo guarda e dice:
"Ci sgridi solo perchè sei invidioso, vorresti giocare anche tu...."
Senza parole.
S. Padre 2
S. Padre, Padre amatissimo, dal 28 febbraio, il nostro rapporto con Lei cambierà. Lei lascerà il Soglio Pontificio, si ritirerà a pregare per noi, dietro le quinte.
Io non sono nessuno, non ho potere ed il mio personale pensiero vale propio poco, ma per quello che conta posso dirle che continuerò ad amarla come ho fatto tutti questi anni ed a starle vicino con la preghiera.
Non ho intenzione di abbandonarla adesso, dopo che per anni mi sono fidata di Lei.
So che agisce per il Bene, per me, per la Chiesa, per tutti. Lei conosce il segno dei tempi come nessun altro sa fare, lei capisce quello di cui l'umanità ha bisogno.
Certamente io sarò unita al nuovo Pontefice, chiunque egli sarà e lo amerò come un padre.
Ma Lei, per me , anche se non più padre sarà...un Nonno, che veglia nascosto e fedele , con infinito Amore.
Grazie.
Annalisa
Io non sono nessuno, non ho potere ed il mio personale pensiero vale propio poco, ma per quello che conta posso dirle che continuerò ad amarla come ho fatto tutti questi anni ed a starle vicino con la preghiera.
Non ho intenzione di abbandonarla adesso, dopo che per anni mi sono fidata di Lei.
So che agisce per il Bene, per me, per la Chiesa, per tutti. Lei conosce il segno dei tempi come nessun altro sa fare, lei capisce quello di cui l'umanità ha bisogno.
Certamente io sarò unita al nuovo Pontefice, chiunque egli sarà e lo amerò come un padre.
Ma Lei, per me , anche se non più padre sarà...un Nonno, che veglia nascosto e fedele , con infinito Amore.
Grazie.
Annalisa
venerdì 15 febbraio 2013
Alla lettera
Vi avverto...per stomaci forti, anzi fortissimi!
L'Altra aveva la nausea.
"Mamma devo rimettere ed i bagni sono occupatiiiiiiiiiiiiiiiiiii"
"Non in cucina, non in cucina vai in lavanderia!"
L'Altra arriva in lavanderia e rimette tutto per terra.
"Mamma, ce l'ho fatta, sono arrivata in lavanderia."
"Amore...lo sai che anche lì c'è un lavandino, vero?"
"........ops."
L'Altra aveva la nausea.
"Mamma devo rimettere ed i bagni sono occupatiiiiiiiiiiiiiiiiiii"
"Non in cucina, non in cucina vai in lavanderia!"
L'Altra arriva in lavanderia e rimette tutto per terra.
"Mamma, ce l'ho fatta, sono arrivata in lavanderia."
"Amore...lo sai che anche lì c'è un lavandino, vero?"
"........ops."
Bentornata
Lei è stata malata. Influenza con febbre e poi vomito.
Era così buona.....dormiva così tanto.....
Ma non preoccupatevi, prima le ho detto:
"Lei, vuoi fare il bagno?"
"NO"
"Dai, nella vaschetta di Lui"
"NO"
"Ma..."
""Basta mamma, queste cose le decidono i papà, non le mamme. Tutt'al più , lo decidono le bimbe piccole. Quindi, comunque , tu no."
Ah, ecco. E' guarita.
Era così buona.....dormiva così tanto.....
Ma non preoccupatevi, prima le ho detto:
"Lei, vuoi fare il bagno?"
"NO"
"Dai, nella vaschetta di Lui"
"NO"
"Ma..."
""Basta mamma, queste cose le decidono i papà, non le mamme. Tutt'al più , lo decidono le bimbe piccole. Quindi, comunque , tu no."
Ah, ecco. E' guarita.
giovedì 14 febbraio 2013
aiutino
Lui è arrabbiatissimo.
Sta chiamando qualcuno, chiunque, con tutto il fiato che ha in gola.
Non arriva ad un gioco poco lontano da lui.
E allora che fa? ha provato ad allungarsi, tirare il tappeto, stendere una gambina, ma proprio non ci arriva.
Allora chiama, chiama, sorride, strilla, fa la voce dolce.
Ma noi durissimi, lo guardiamo e lo incoraggiamo, perchè si sposti da solo e lo raggiunga , ma senza aiutarlo.
Spero che ce la faccia in fretta perchè.....tra un poco cedo e glielo dò.
Sta chiamando qualcuno, chiunque, con tutto il fiato che ha in gola.
Non arriva ad un gioco poco lontano da lui.
E allora che fa? ha provato ad allungarsi, tirare il tappeto, stendere una gambina, ma proprio non ci arriva.
Allora chiama, chiama, sorride, strilla, fa la voce dolce.
Ma noi durissimi, lo guardiamo e lo incoraggiamo, perchè si sposti da solo e lo raggiunga , ma senza aiutarlo.
Spero che ce la faccia in fretta perchè.....tra un poco cedo e glielo dò.
vedremo.
Cosa sarà di noi? Boh.
Non sto parlando del contesto storico, della politica o del Santo Padre....
No sto parlando proprio solo di noi, i Monari.
Già.
Abitiamo in città, in un appartamento in affitto. Ma abbiamo una casa , sui colli, al momento vuota, anzi, vuotissima.
L'abbiamo lasciata 7 anni fa per venire a vivere più giù.....l'abbiamo affittata , ma con pessimi risultati, che ci hanno lasciato un ENORME buco economico.
Quindi ora dobbiamo tornare su. E' in vendita fino al 15 marzo. Altrimenti...ci ritrasferiremo.
Da una parte sento l'aria di novità, che in casa nostra ci vuole , siamo abituati.
Abbiamo cambiato casa già 5 volte.
Tornare là, con il giardino e i daini, ma senza autobus.
Con degli amici che ci aspettano dal giorno in cui ce ne siamo andati.
Con 4, dico 4 bagni.
E. dice che Dio ci aiuterà a decidere per il meglio , per Lui soprattutto.
Si , torneremo là probabilmente.....Se Dio lo vorrà.
Non sto parlando del contesto storico, della politica o del Santo Padre....
No sto parlando proprio solo di noi, i Monari.
Già.
Abitiamo in città, in un appartamento in affitto. Ma abbiamo una casa , sui colli, al momento vuota, anzi, vuotissima.
L'abbiamo lasciata 7 anni fa per venire a vivere più giù.....l'abbiamo affittata , ma con pessimi risultati, che ci hanno lasciato un ENORME buco economico.
Quindi ora dobbiamo tornare su. E' in vendita fino al 15 marzo. Altrimenti...ci ritrasferiremo.
Da una parte sento l'aria di novità, che in casa nostra ci vuole , siamo abituati.
Abbiamo cambiato casa già 5 volte.
Tornare là, con il giardino e i daini, ma senza autobus.
Con degli amici che ci aspettano dal giorno in cui ce ne siamo andati.
Con 4, dico 4 bagni.
E. dice che Dio ci aiuterà a decidere per il meglio , per Lui soprattutto.
Si , torneremo là probabilmente.....Se Dio lo vorrà.
martedì 12 febbraio 2013
La mia Madonna
Questa Madonna è nostra. Cioè, in realtà è del Mantegna ma è "nostra" perchè Gesù Bambino ha la sindrome di Down.
Oh, lo so, lo so, anche chi soffre di tiroide la reclama, perchè Maria ha il gozzo.....ma no, mi dispiace, questa Madonnina è dei trisomici.
Gli esperti riconoscono subito le caratteristiche del Bimbo, nei piedini, negli occhiucci....
Io amo quest'immagine.
Gesù qui è così mio.....soffro proprio di sindrome del possesso.
Ma che volete farci?
Il mio cuore qui chiama.
Oh, lo so, lo so, anche chi soffre di tiroide la reclama, perchè Maria ha il gozzo.....ma no, mi dispiace, questa Madonnina è dei trisomici.
Gli esperti riconoscono subito le caratteristiche del Bimbo, nei piedini, negli occhiucci....
Io amo quest'immagine.
Gesù qui è così mio.....soffro proprio di sindrome del possesso.
Ma che volete farci?
Il mio cuore qui chiama.
Il Santo Padre
Il S. Padre si è dimesso. Incredibile....mi sento orfana di un Padre in vita.
Ma so che il Papa non sbaglia. Se ha preso questa decisione lo ha fatto solo per il bene della Chiesa. Le ha dedicato la sua vita, quindi continua a pensare a Lei.
Io credo che , avendo chiara la realtà della nostra epoca, la sua decisione si debba inserire in un contesto assai più ampio di mere considerazioni umane.....e sono sicura che non ci sta lasciando soli.
Pregherà sempre per noi, ritirato ma fedele al suo ruolo, innamorato del Popolo di Dio che, per suo stesso desiderio, sarà affidato ad un Pastore valente e forte.
Grazie S. Padre, grazie per l'Amore che ci porti e ci manifesti anche così.
Ma so che il Papa non sbaglia. Se ha preso questa decisione lo ha fatto solo per il bene della Chiesa. Le ha dedicato la sua vita, quindi continua a pensare a Lei.
Io credo che , avendo chiara la realtà della nostra epoca, la sua decisione si debba inserire in un contesto assai più ampio di mere considerazioni umane.....e sono sicura che non ci sta lasciando soli.
Pregherà sempre per noi, ritirato ma fedele al suo ruolo, innamorato del Popolo di Dio che, per suo stesso desiderio, sarà affidato ad un Pastore valente e forte.
Grazie S. Padre, grazie per l'Amore che ci porti e ci manifesti anche così.
Clarà Lejeune
Notiziona: a Bologna, al teatro Manzoni, il 24 sera ci sarà un incontro con Clarà Lejeune, la figlia del grande genetista francese che ha scoperto la causa della trisomia 21.....
Venite ad ascoltarla, è una donna straordinaria, 9 figli e top menager di una industria colossale.....Per una donna così vale la pena uscire di casa!
Venite ad ascoltarla, è una donna straordinaria, 9 figli e top menager di una industria colossale.....Per una donna così vale la pena uscire di casa!
Carnevale
stamattina , da questa casa, sono usciti; una indianina, una soldatessa, una base di coccinella ( finiranno di vestirla a scuola) ...un neopatentato, che è riuscito a superare la guida sotto una tormenta di neve....e due adolescenti , che rimarrano tali anche alla fine del martedì grasso.
A casa sono rimasti superman ed una madre ....distrutta.
A casa sono rimasti superman ed una madre ....distrutta.
domenica 10 febbraio 2013
Articolo
Oggi mi autocito....questo è il mio articolo in versione integrale che è apparso oggi ( senza 2 righe) su Avvenire di Bologna.....
La Famiglia, la vera Famiglia, è una citta fortificata.
Un nucleo di cuori le cui mura protettive sono formate dall'amore che li lega uno all'altro. Muri più o meno spessi, più o meno alti, ma indistruttibili ed estremamente elastici.
Elastici perchè pronti a dilatarsi per accogliere un cuore in più che si aggiunge al nucleo, anche se fosse quello di un amico , di un fidanzato o di un nuovo figlio. Elastici perchè pronti a serrarsi di più se uno dei cuori da proteggere soffre o è maggiormente bisognoso di aiuto.
Questa deve essere la famiglia. Un posto sicuro per chi ne è parte, a prescindere dal fatto che sia alto, basso, bello, brutto, sano , malato , speciale, antipatico o simpaticissimo.
All'interno di questa meravigliosa realtà d'amore ognuno deve sentirsi al sicuro, protetto, accettato ed amato: l'adolescente ribelle deve sapere che, indipendentemente dai suoi scatti, i genitori sono lì per lui. Il lattante potrà non far dormire per notti e notti ma sarà lo stesso amato come Gesù Bambino. Lo studente potrà portare un 4 a casa , senza essere classificato come fallito e verrà aiutato a ritirasi su......e via così.
In una famiglia fondata sull'amore, anche accogliere un figlio speciale sarà quasi semplice. Perchè la gioia data dall'amore per lui supererà la paura dell'accoglienza . E le mura si allargheranno a contenere, proteggere, custodire il nuovo cuore, rese più forti e salde dalla sua stessa presenza.
La nostra città fortificata di cuori ne custodisce ben nove. Mamma, papà e sette figli. Tutti voluti, amati, cercati.
Quando è nato il nostro cuore speciale, i suoi fratelli si sono serrati intorno a lui, disposti a tutto perchè fosse al sicuro. E sono così tanti .......che il nostro cucciolo non piange mai. Non ne ha il modo. Come potrebbe? tutti lo coccolano, lo viziano, lo aiutano.....
Ma le mura hanno dovuto essere altissime per tutelarlo già dalla pancia della mamma.
La sindrome di Down è ancora circondata da tanta ignoranza. Molti ancora non ne conoscono la causa, non sanno che dipende solo da un cromosoma in più, il 21. E quindi una situazione genetica, la sindrome, non una malattia. Certo, può portare alcune patologie, ma non sempre questo accade.
Eppure questi bambini vengono minacciati già dal momento della diagnosi prenatale. Si pensa che eliminandoli, gli si eviterà una vita di sofferenza..ma non è vero. L'aborto porta morte e dolore anche in chi rimane. Invece la loro vita è un valore, che va accolta e protetta come un meraviglioso dono, che porta amore e gioia ovunque essi siano...come qualunque altro bambino, a volte di più.
All'inizio c'è la paura, la preoccupazione, a volte ci sono problemi medici da affrontare: ma la persona prevale sempre sulla sindrome,come dice una mia cara amica pediatra, ed il sorriso di questo figlio speciale incanterà tutti e stregherà ogni giorno con la sua meraviglia....Noi mai avremmo potuto rinunciare a lui. La sua vita è la nostra, il suo cuore è il nostro.
La cultura della vita può e deve essere più forte di quella della morte. Ma bisogna diffonderla.
Il rispetto della vita in tutte le sue forme, va trasmessa anche dalla scuola. La scuola dei nostri figli deve essere un mezzo per tutelare le mura della città. Ognuno deve avere il diritto di scegliere a chi affidare il tempo della formazione scolastica dei propri raagazzi. Mio marito ed io abbiamo scelto scuole paritarie perchè il loro progetto educativo coincideva con il nostro; quello che insegniamo a casa è insegnato anche a scuola. E così i nostri figli sono rinforzati anche all'esterno della famiglia...Tutti gli insegnanti sanno del nostro cuore speciale ed hanno sostenuto i nostri ragazzi nel loro amore per lui.
Ma questo non basta ancora, non basta neanche scrivere un blog, bisogna portare testimonianze importanti, di persone che per l'accoglienza alla vita si sono giocate tutto. A marzo si terrà a Bologna una mostra sulla figura J.Lejeune, il medico che per primo ha scoperto la causa della sindrome di Down in quel cromosoma in più ed ha difeso i suoi trisomici dall'aborto, dal disprezzo, dalla comunità scientifica, giocandosi , per questo, il Nobel.
La mostra sarà all'Ospedale S. Orsola-Malpighi, dal 7 al 14 del mese e sono sicura che darà la speranza a tutti, operatori sanitari, pazienti, madri, padri, figli, tutti. E sarebbe bellissimo che anche coloro che non sono coinvolti direttamente in questa esperienza, trovassero il tempo e la voglia di venire a vedere ed aprire il cuore a questa realtà. Perchè accogliera la vita di una persona speciale ci rende tutti speciali. E più forti, più ricchi, più umani.
Amare il piccolo uomo che è un uomo piccolo, come diceva Leujene, sempre. Questa è la vita vera, questa è una vita d'amore.
Annalisa Sereni
.
La Famiglia, la vera Famiglia, è una citta fortificata.
Un nucleo di cuori le cui mura protettive sono formate dall'amore che li lega uno all'altro. Muri più o meno spessi, più o meno alti, ma indistruttibili ed estremamente elastici.
Elastici perchè pronti a dilatarsi per accogliere un cuore in più che si aggiunge al nucleo, anche se fosse quello di un amico , di un fidanzato o di un nuovo figlio. Elastici perchè pronti a serrarsi di più se uno dei cuori da proteggere soffre o è maggiormente bisognoso di aiuto.
Questa deve essere la famiglia. Un posto sicuro per chi ne è parte, a prescindere dal fatto che sia alto, basso, bello, brutto, sano , malato , speciale, antipatico o simpaticissimo.
All'interno di questa meravigliosa realtà d'amore ognuno deve sentirsi al sicuro, protetto, accettato ed amato: l'adolescente ribelle deve sapere che, indipendentemente dai suoi scatti, i genitori sono lì per lui. Il lattante potrà non far dormire per notti e notti ma sarà lo stesso amato come Gesù Bambino. Lo studente potrà portare un 4 a casa , senza essere classificato come fallito e verrà aiutato a ritirasi su......e via così.
In una famiglia fondata sull'amore, anche accogliere un figlio speciale sarà quasi semplice. Perchè la gioia data dall'amore per lui supererà la paura dell'accoglienza . E le mura si allargheranno a contenere, proteggere, custodire il nuovo cuore, rese più forti e salde dalla sua stessa presenza.
La nostra città fortificata di cuori ne custodisce ben nove. Mamma, papà e sette figli. Tutti voluti, amati, cercati.
Quando è nato il nostro cuore speciale, i suoi fratelli si sono serrati intorno a lui, disposti a tutto perchè fosse al sicuro. E sono così tanti .......che il nostro cucciolo non piange mai. Non ne ha il modo. Come potrebbe? tutti lo coccolano, lo viziano, lo aiutano.....
Ma le mura hanno dovuto essere altissime per tutelarlo già dalla pancia della mamma.
La sindrome di Down è ancora circondata da tanta ignoranza. Molti ancora non ne conoscono la causa, non sanno che dipende solo da un cromosoma in più, il 21. E quindi una situazione genetica, la sindrome, non una malattia. Certo, può portare alcune patologie, ma non sempre questo accade.
Eppure questi bambini vengono minacciati già dal momento della diagnosi prenatale. Si pensa che eliminandoli, gli si eviterà una vita di sofferenza..ma non è vero. L'aborto porta morte e dolore anche in chi rimane. Invece la loro vita è un valore, che va accolta e protetta come un meraviglioso dono, che porta amore e gioia ovunque essi siano...come qualunque altro bambino, a volte di più.
All'inizio c'è la paura, la preoccupazione, a volte ci sono problemi medici da affrontare: ma la persona prevale sempre sulla sindrome,come dice una mia cara amica pediatra, ed il sorriso di questo figlio speciale incanterà tutti e stregherà ogni giorno con la sua meraviglia....Noi mai avremmo potuto rinunciare a lui. La sua vita è la nostra, il suo cuore è il nostro.
La cultura della vita può e deve essere più forte di quella della morte. Ma bisogna diffonderla.
Il rispetto della vita in tutte le sue forme, va trasmessa anche dalla scuola. La scuola dei nostri figli deve essere un mezzo per tutelare le mura della città. Ognuno deve avere il diritto di scegliere a chi affidare il tempo della formazione scolastica dei propri raagazzi. Mio marito ed io abbiamo scelto scuole paritarie perchè il loro progetto educativo coincideva con il nostro; quello che insegniamo a casa è insegnato anche a scuola. E così i nostri figli sono rinforzati anche all'esterno della famiglia...Tutti gli insegnanti sanno del nostro cuore speciale ed hanno sostenuto i nostri ragazzi nel loro amore per lui.
Ma questo non basta ancora, non basta neanche scrivere un blog, bisogna portare testimonianze importanti, di persone che per l'accoglienza alla vita si sono giocate tutto. A marzo si terrà a Bologna una mostra sulla figura J.Lejeune, il medico che per primo ha scoperto la causa della sindrome di Down in quel cromosoma in più ed ha difeso i suoi trisomici dall'aborto, dal disprezzo, dalla comunità scientifica, giocandosi , per questo, il Nobel.
La mostra sarà all'Ospedale S. Orsola-Malpighi, dal 7 al 14 del mese e sono sicura che darà la speranza a tutti, operatori sanitari, pazienti, madri, padri, figli, tutti. E sarebbe bellissimo che anche coloro che non sono coinvolti direttamente in questa esperienza, trovassero il tempo e la voglia di venire a vedere ed aprire il cuore a questa realtà. Perchè accogliera la vita di una persona speciale ci rende tutti speciali. E più forti, più ricchi, più umani.
Amare il piccolo uomo che è un uomo piccolo, come diceva Leujene, sempre. Questa è la vita vera, questa è una vita d'amore.
Annalisa Sereni
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giovedì 7 febbraio 2013
conferenza
Ieri , al Liceo dei miei figli grandi, c'è stato un incontro sualla trisomia 21 ed il suo scopritore, Lejeune, di cui ho più volte parlato.
la conferenza è stata divisa in due parti; durante la prima hanno parlato degli studenti che hanno studiato la trisomia per l'open day della scuola, e nella seconda è invece intervenuto il ben noto prof Strippoli, il ricercatore universitario che ogni tanto vi cito.
devo ammettere che ero un po' preoccupata per tutto ciò che i miei ragazzi avrebbero sentito , temendo che si sentissero un po' presi in mezzo o feriti dal mondo della sindrome.
Capitemi, non c'è niente che già non sappiano, ma a volte, sentir parlare delle problematiche legate alla trisomia , delle difficoltà o delle patologie associate, può essere un po' forte, soprattutto perchè può creare preoccupazioni sulla salute del fratello, che loro amano con tutti se stessi.
Comunque ero ben intenzionata a sondare gli umori dei grandi appena fossero tornati, ma , sinceramente , non ho fatto in tempo.
Già durante l'incontro le figlie mi hanno innondata di messaggini.....dicendomi, soprattutto, che si stava parlando di Lui e me.
Già, qualche mese fa noi siamo andati a parlare ai ragazzi che preparavano l'Open day.
Lui ed io.
A spiegare che con la sindrome si può vivere benissimo.
Che si è persone come le altre.
Che si è persone più amate delle altre.
Che Lui, per me, è un figlio come gli altri...un figlio adorato.
Insomma, ieri i ragazzi che c'erano all'incontro, hanno riportato ai loro compagni tutto questo, raccontando anche quanto ne fossero rimasti colpiti. Uno di loro ha detto: "adesso, se mi capitasse un figlio trisomico, non credo che lo abortirei". Una piccola battaglia vinta.....
Successivamente il ricercatore ha parlato di Lejeune, del suo amore per i trisomici, della speranza nella cura....insomma, i miei figli si sono fatti dei bei pianti, ma pianti salutari, quelli che fanno bene al cuore e lavano via la paura.
I fratelloni sono fieri del loro cucciolo e ieri sera lo guardavano con rinnovato affetto e rispetto....
Ed il Ciugo ha detto. " Perchè non hanno chiesto a noi di parlare? Noi sappiamo!"
Noi sappiamo...noi amiamo, e la conoscenza e l'amore vincono sempre.
E io ringrazio di non essere riuscita ad andare l'incontro perchè Lei era a casa ammalata.....penso che, sentendomi citare, sarei sprofondata sottoterra.
la conferenza è stata divisa in due parti; durante la prima hanno parlato degli studenti che hanno studiato la trisomia per l'open day della scuola, e nella seconda è invece intervenuto il ben noto prof Strippoli, il ricercatore universitario che ogni tanto vi cito.
devo ammettere che ero un po' preoccupata per tutto ciò che i miei ragazzi avrebbero sentito , temendo che si sentissero un po' presi in mezzo o feriti dal mondo della sindrome.
Capitemi, non c'è niente che già non sappiano, ma a volte, sentir parlare delle problematiche legate alla trisomia , delle difficoltà o delle patologie associate, può essere un po' forte, soprattutto perchè può creare preoccupazioni sulla salute del fratello, che loro amano con tutti se stessi.
Comunque ero ben intenzionata a sondare gli umori dei grandi appena fossero tornati, ma , sinceramente , non ho fatto in tempo.
Già durante l'incontro le figlie mi hanno innondata di messaggini.....dicendomi, soprattutto, che si stava parlando di Lui e me.
Già, qualche mese fa noi siamo andati a parlare ai ragazzi che preparavano l'Open day.
Lui ed io.
A spiegare che con la sindrome si può vivere benissimo.
Che si è persone come le altre.
Che si è persone più amate delle altre.
Che Lui, per me, è un figlio come gli altri...un figlio adorato.
Insomma, ieri i ragazzi che c'erano all'incontro, hanno riportato ai loro compagni tutto questo, raccontando anche quanto ne fossero rimasti colpiti. Uno di loro ha detto: "adesso, se mi capitasse un figlio trisomico, non credo che lo abortirei". Una piccola battaglia vinta.....
Successivamente il ricercatore ha parlato di Lejeune, del suo amore per i trisomici, della speranza nella cura....insomma, i miei figli si sono fatti dei bei pianti, ma pianti salutari, quelli che fanno bene al cuore e lavano via la paura.
I fratelloni sono fieri del loro cucciolo e ieri sera lo guardavano con rinnovato affetto e rispetto....
Ed il Ciugo ha detto. " Perchè non hanno chiesto a noi di parlare? Noi sappiamo!"
Noi sappiamo...noi amiamo, e la conoscenza e l'amore vincono sempre.
E io ringrazio di non essere riuscita ad andare l'incontro perchè Lei era a casa ammalata.....penso che, sentendomi citare, sarei sprofondata sottoterra.
martedì 5 febbraio 2013
Uno di noi
Votate per il diritto alla vita, votate perchè l'embrione venga riconosciuto come UNO DI NOI!
http://www.mpv.org/mpv/download/UnodiNoi/homepage.htm
Buongiorno
Mi piace guardare Lui quando si sveglia ( soprattutto se non sono le 4 del mattino, ma magari le 7.)
Non piange mai.
No, Lui apre gli occhi e si guarda intorno.
Poi si stiracchia e comincia a controllare che sia tutto a posto.
Controlla le manine, afferra i piedini, si stopiccia la faccia...
Ed inizia a guardarsi intorno per vedere chi c'è.
E sorride.
Tanto lo sa, lo sa benissimo, che c'è sempre qualcuno con lui, lì, pronto ad accogliere ogni suo desiderio.
Lo sa.
E lo sa perchè è sempre così.
E lo sa perchè c'è una verità fondamentale che lo lega al resto della famiglia.
Lo sa, perchè Lui è Noi.
Non piange mai.
No, Lui apre gli occhi e si guarda intorno.
Poi si stiracchia e comincia a controllare che sia tutto a posto.
Controlla le manine, afferra i piedini, si stopiccia la faccia...
Ed inizia a guardarsi intorno per vedere chi c'è.
E sorride.
Tanto lo sa, lo sa benissimo, che c'è sempre qualcuno con lui, lì, pronto ad accogliere ogni suo desiderio.
Lo sa.
E lo sa perchè è sempre così.
E lo sa perchè c'è una verità fondamentale che lo lega al resto della famiglia.
Lo sa, perchè Lui è Noi.
La giornata della Vita, la mia festa.
La Giornata della Vita io l'ho sentita come se fosse stata una mia festa personale.
In realtà qui c'era il compeanno di Lei e il complemese di Lui, con torte e candeline ed altri annessi e connessi, quindi veramente i festeggiamenti sono stati molto...vivaci.
Ma la festa della Vita è la festa delle donne-mamme. Non in senso stretto, no.
Ogni donna che accoglie l'altro è mamma.
Chi fa volontariato, chi aiuta il vicino, chi consola l'amica, chi ha figli....la femminilità è accoglienza, la maternità è accettazione e protezione dell'altro.
Le donne generano la vita, gli uomini veri la proteggono.
Quando le mammine giovani mi chiedono come faranno ad amare il secondo figlio che aspettano come adorano il primo, dentro di me sorrido.
Non lo ameranno nello stesso modo, non è possibile.
Ma lo ameranno, oh se lo ameranno!
Lo ameranno in maniera tutta personalizzata per come è fatto lui.
Ogni figlio è una persona a sè, ogni amore si adegua alle caratteristiche del nuovo.
Ed incredibilmente, anche se il secondo o terzo o quarto figlio sarà completamente diverso da tutti gli altri, l'amore sboccerà profondo, inarrestabile ed invincibile.
Ah, certo, non sempre sarà amore a prima vista. Capita che il calo orminale dopo il parto, crei qualche problema e renda la vita un po' difficile alla neomamma, che magari si sentirà inadeguata...ma poi l'amore vince tutto...fidatevi.
e voi , papà....sostenete le vostre compagne, sempre, ed imparerete da loro ad essere accoglienti anche voi!
In realtà qui c'era il compeanno di Lei e il complemese di Lui, con torte e candeline ed altri annessi e connessi, quindi veramente i festeggiamenti sono stati molto...vivaci.
Ma la festa della Vita è la festa delle donne-mamme. Non in senso stretto, no.
Ogni donna che accoglie l'altro è mamma.
Chi fa volontariato, chi aiuta il vicino, chi consola l'amica, chi ha figli....la femminilità è accoglienza, la maternità è accettazione e protezione dell'altro.
Le donne generano la vita, gli uomini veri la proteggono.
Quando le mammine giovani mi chiedono come faranno ad amare il secondo figlio che aspettano come adorano il primo, dentro di me sorrido.
Non lo ameranno nello stesso modo, non è possibile.
Ma lo ameranno, oh se lo ameranno!
Lo ameranno in maniera tutta personalizzata per come è fatto lui.
Ogni figlio è una persona a sè, ogni amore si adegua alle caratteristiche del nuovo.
Ed incredibilmente, anche se il secondo o terzo o quarto figlio sarà completamente diverso da tutti gli altri, l'amore sboccerà profondo, inarrestabile ed invincibile.
Ah, certo, non sempre sarà amore a prima vista. Capita che il calo orminale dopo il parto, crei qualche problema e renda la vita un po' difficile alla neomamma, che magari si sentirà inadeguata...ma poi l'amore vince tutto...fidatevi.
e voi , papà....sostenete le vostre compagne, sempre, ed imparerete da loro ad essere accoglienti anche voi!
L'influenza di mamma
Allora Signore, sento che sta arrivando l'influenza.
Però guarda, lunedì è andata, sono riuscita a lavorare e ritirare la pagella di Fe. Poi ho dormito un'oretta ed E. ne ha approfittato...
Ma oggi Signore non posso proprio ammalarmi, devo andare dal dentista e non posso rimandare ( ancora, quello viene a trapanarmi il dente a casa se salto ancora!) , poi oggi pome ho la riunione di Lei, la fisioterapia di Lui e la cena con il papy ( e lì ci vado anche con 40 di febbre).
No, domani no, devo lavorare e c'è il catechismo dell'Altra.
Ecco, se vuoi giovedì mattina posso stare un po' malaticcia a casa, ma il pome devo andare a prendere i bimbi...
Venerdì per carità, no, devo andare a teatro a vedere Ciugo che fa Rosso Malpelo e sabato lavoro.
Domenica c'è la Messa e devo comprare il quotidiano su cui ci sarà mio articolo (!)...
E guarda, Signore, la settimana prossima non è molto diversa.
Non è che rimandiamo l'influenza in agosto, magari quando c'è anche il papy, così mi aiuta con i bimbi? Ah, aspetta, allatterò ancora, non è che mi vada tanto di dare a Lui un latte caldo e paracetamolato...
Signore....famo senza influenza, per favore?
Però guarda, lunedì è andata, sono riuscita a lavorare e ritirare la pagella di Fe. Poi ho dormito un'oretta ed E. ne ha approfittato...
Ma oggi Signore non posso proprio ammalarmi, devo andare dal dentista e non posso rimandare ( ancora, quello viene a trapanarmi il dente a casa se salto ancora!) , poi oggi pome ho la riunione di Lei, la fisioterapia di Lui e la cena con il papy ( e lì ci vado anche con 40 di febbre).
No, domani no, devo lavorare e c'è il catechismo dell'Altra.
Ecco, se vuoi giovedì mattina posso stare un po' malaticcia a casa, ma il pome devo andare a prendere i bimbi...
Venerdì per carità, no, devo andare a teatro a vedere Ciugo che fa Rosso Malpelo e sabato lavoro.
Domenica c'è la Messa e devo comprare il quotidiano su cui ci sarà mio articolo (!)...
E guarda, Signore, la settimana prossima non è molto diversa.
Non è che rimandiamo l'influenza in agosto, magari quando c'è anche il papy, così mi aiuta con i bimbi? Ah, aspetta, allatterò ancora, non è che mi vada tanto di dare a Lui un latte caldo e paracetamolato...
Signore....famo senza influenza, per favore?
lunedì 4 febbraio 2013
mamma malata, ne approfitto!
ciao, sono di nuovo E.
credo che ci prenderò la mano ;)
ahah, no dai volevo solo raccontarvi due aneddoti con Lei.
fingendo di svenire mi sono appoggiata di schiena sulla sua pancia e ho detto - vediamo se ti liberi!
ha provato a divincolarsi ma non ci è riuscita. allora Lei cosa ha fatto? il solletico, così io mi sono spostata dal ridere.
- visto che mi sono liberata?
stavamo guardando tutti un film e Lei correva per la sala, pestando un cuscino per terra, unico passaggio tra i giochi di Lui e una sedia. a un certo punto poco prima che ci appoggiasse di nuovo il piede mi sono arrabbiata e le ho detto di smetterla di pestarlo. Lei mi ha guardata seria e senza distogliere lo sguardo ha saltato il cuscino a piè pari.
che forte!
credo che ci prenderò la mano ;)
ahah, no dai volevo solo raccontarvi due aneddoti con Lei.
fingendo di svenire mi sono appoggiata di schiena sulla sua pancia e ho detto - vediamo se ti liberi!
ha provato a divincolarsi ma non ci è riuscita. allora Lei cosa ha fatto? il solletico, così io mi sono spostata dal ridere.
- visto che mi sono liberata?
stavamo guardando tutti un film e Lei correva per la sala, pestando un cuscino per terra, unico passaggio tra i giochi di Lui e una sedia. a un certo punto poco prima che ci appoggiasse di nuovo il piede mi sono arrabbiata e le ho detto di smetterla di pestarlo. Lei mi ha guardata seria e senza distogliere lo sguardo ha saltato il cuscino a piè pari.
che forte!
Pennarelli
"Lei, non mettere in bocca i pennarelli!"
"Mamma....non farei mai una cosa del genere."
E' già, figurati!
"Mamma....non farei mai una cosa del genere."
E' già, figurati!
sabato 2 febbraio 2013
questione di quantità.
Ho in braccio lei e Lui piange. Lei fa per scendere e mi dice : " prendi Lui."
"no amore, lo prende tua sorella".
Ma Lui piange ancora, allora li prendo tutti e due sulle ginocchia.
Dopo un po' Lei mi guarda e dice:
"Scendo mamma, hai troppi bambini qui."
"No, amore, rimani."
Le mamme non hanno mai troppi bambini, se mai hanno poche braccia.
Comunque, alla fine, si sono addormentati entrambi.
"no amore, lo prende tua sorella".
Ma Lui piange ancora, allora li prendo tutti e due sulle ginocchia.
Dopo un po' Lei mi guarda e dice:
"Scendo mamma, hai troppi bambini qui."
"No, amore, rimani."
Le mamme non hanno mai troppi bambini, se mai hanno poche braccia.
Comunque, alla fine, si sono addormentati entrambi.
Lei ....
Lei si avvicina e mi guarda negli occhi. Capisco che è un momento importante e mi concentro su quello che sta per dirmi.
" Mamma...ti prometto che.....prima o poi dormirò nel mio letto".
Ah.
Considerando che sono 4 anni che aspetto che tu lo faccia, mettiamo una data alla promessa?
" Mamma...ti prometto che.....prima o poi dormirò nel mio letto".
Ah.
Considerando che sono 4 anni che aspetto che tu lo faccia, mettiamo una data alla promessa?