lunedì 27 ottobre 2014

Paroline e versi!

Ora, Lui ancora non parla, se non poche paroline ben chiare.
Mamma, per esempio lo dice, per fortuna.
Ma capisce veramente tutto, anche in modo impressionante....
E si fa anche capire perfettamente.
Ieri ha indicato me, poi se stesso ed ha fatto il verso del cavallino.
Quindi abbiamo giocato a cloppete.
Poi , se ha fame , si porta il dito alla guanciottina lo gira come per dire buono! e fa "mhhh".
E in 8 corriamo a nutrirlo.
Ora i miei figli hanno deciso di fargli evolvere un po' il linguaggio, per cui hanno iniziato a lavorarci.
Risultato?
Sa dire " Tle", perchè una sorella e conta e dice :"uno, due..." e Lui urla, felice : "Tle!".
Non so bene a cosa serva, ma ne andiamo molto orgogliosi.
E poi chiama il Ciugo, dice no, dice si, dice...cacca.
ora, il motivo pe cui i fratelli glielo abbiano voluto insegnare, non è ben chiaro.
Certo è che sono stata fortunata.
Non gli hanno insegnato nulla di peggio!
Almeno per ora.

Ah, certo, il papà, come lo chiama?
Ehm...con il verso del maiale.
Si lo so è strano. Ma avete mai visto il cartone della rosa mailaina?
Come si presenta il papà?
Con il verso.
Ecco, mio figlio fa processi logici perfetti.
Un papà è sempre un papà.
Certo, non è che mio marito sia proprio felice, ma sospira e risponde. 
Ma oggi lo porta lui alla valutazione logopedica, per iniziare la terapia.
Scommetto che sarà la prima cosa che dirà:
"Mio figlio deve imparare a dire papà!"

Olè.

Questo  fine settimana ho lavorato un pochino sulla mia  quarta m.
Nonostante i giorni già pienotti , ho cucito 5 copripiumoni, ne ho finito un sesto, ho imbiancato un pezzo di cucina, ho sistemato il girdino con il marito...E poi il nuoto, la spesa, i parenti accartocciatelli...
Una forza della natura.
Il trucco?
Sto prendendo del cortisone per una sciatalgia, quindi sono dopata, completamente dopata.
Non prendo mai farmaci, tra allattamenti e gravidanze...ora che sono responsabile (!) solo di me stessa, invece, mi sono curata.
Sto pensando seriamente di non mollarlo mai più....

sabato 18 ottobre 2014

dubbio. Legittimo, direi.

Ok. Ho smesso di lavorare il sabato per stare in famiglia.
Quando Lui era a casa, era più comodo fare ambulatorio in una mattina in cui stava a casa con il papà e i fratelli,  ma ora va alla scuola dell'infanzia...e io lavoro solo durante la settimana.
Approfittando della mattina "libera"  portiamo 5 , dico 5 figli in piscina.
5. Ormai la direzione ci stendeva i tappeti rossi.
Possiamo risollevare le sorti economiche della loro società da soli.
Per fortuna,  allibiti dal numero ("e non sono finiti" ho detto io), ci hanno fatto un mega sconto ("e ne faremo uno maggiore la volta prossima" ha detto lei).
Ora , però,  mi sta venendo un dubbio.
5 in piscina vs ambulatorio.
Forse era meno stancante lavorare?
Mi sa che non sono molto furba, eh?

Meno male che acquaticita'con Lui la fa il papi. Almeno mi evito i girotondi in acqua.

martedì 14 ottobre 2014

La quarta M!

Crescendo ho sviluppato un altro sogno.
Si lo so, non smetto mai di stupirvi.
E se anche mi sforzo, non trovo M da metterci.
Vorrei ristrutturare da 0 una casa.

E' il modo in cui mi rilasso.
Sfoglio riviste di arredamento o guardo programmi di ristrutturazione.

Ora lo sapete,ormai non ho più segreti per voi.
Quando ho tempo per fare tutto ciò?
Quasi mai...
Ho comprato una rivista da un euro  4 giorni fa...ed ancora non ho finito di leggerla, forse neanche di sfogliarla.

Ecco la M!
Quella di...Mai!

Verità complesse.

"Lei, cosa hai fatto ai pantaloni nuovi? C'è un buco!"
"Si, sono state le zanzare."
"Eh? Le zanzare?!?"
"Si si."
"Lei?"
"Ok, no, sono stati gli animaletti che mangiano i vestiti, quelli che volano."
"Le tarme?"
"SISI"
"Lei, primo a scuola le tarme non credo ci siano, inoltre non fanno buchi così grandi."
"Ok, ho preso uno spigolo e..."
"LEI!"
"No, mi sono cadute le forbici e..."
"LEI! "
"OK, me li sono tagliati apposta."
"Ah, ecco."
Ora capisco perchè a scuola mettono i grembiulini.
Prometto che non la manderò più senza.


PS: non l'ho messa in punizione.
So che può stupirvi, ma la prova di tagliarsi i vestiti la fanno tutti i bimbi.
E poi ci hanno pensato le sorelle.
"Tu hai pantaloni nuovi e li rovini? Ci sono bambini che vanno in giro vestiti con i sacchi di patate!"
"Sacchi di patate? E come fanno? Le patate addosso?"
"No Lei, i sacchi senza le patate!"

E così mi sono persa nel suo visetto che immaginava personcine che si vestono con chili di patate...
e niente punizione.

domenica 12 ottobre 2014

precisazione

Rileggete il post sotto, lacrime diverse, l'articolo che cito non è corretto,  il bimbo era già morto quando lo hanno dato ai genitori.

sabato 11 ottobre 2014

lacrime diverse.

Oggi sono andata ad un Convegno sulla sd Down, dove, posso riconoscerlo senza vergogna,  ho pianto durante tutta una relazione.
La relazione in cui si parlava della speranza nella cura dei sintomi che a volte si accompagnano a questa condizione genetica.
Ho pianto pensando a quello che vorrebbe dire per mio figlio e  per gli altri bambini come lui.
La speranza di una vita senza condizionamenti, senza limiti imposti da questa sconosciuta possibile intossicazione metabolica, una vita che agli altri sembrerebbe uguale a quella di tutti e che per noi sarebbe ...unica.
Ma siccome amo mio figlio appassionatamente per quello che è, così come amo incondizionatamente i suoi fratelli,   per la sua semplice meravigliosita' (chissà se ai blogger è consentito inventare termini, visto che lo fa anche banderas per dei biscotti) ho versato qualche lacrimuccia anche per un'altra speranza.
Pensate.
Se la sdd fosse "curabile", sapendo con questo cosa voglio dire,  forse non farebbe più paura.
Forse nascerebbero più bimbi speciali.
Forse un genitore non abortirebbe.
Forse una "madre" non concederebbe un'intervista su un tabloid inglese,  raccontando di aver abortito il suo bambino con sdd, "per il suo bene e per quello dell'altro figlio".
Non racconterebbe di averlo voluto vedere appena abortito, di averlo tenuto con lei ed il marito un'ora, per poi darlo alle infermiere.
Forse un racconto così non sarebbe più concepibile.

Questo post l' ho scritto dopo aver letto l'articolo che cito sotto,  in cui si dice che il bimbo era stato ddato vivo ai genitori e soppresso dopo. Mia sorella ha letto l'articolo originale e dice che il bimbo era già morto con l'aborto.
Per cui rettifico alcune cose che ho postato.
Ma resta lo sconcerto per una vita distrutta per la sdd. Assurdo.
Forza ricerca, forza.

Non ho inventato nulla.

http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2014/10/10/SINDROME-DI-DOWN-Ho-abortito-mio-figlio-e-stata-la-cosa-migliore-per-lui/
Quindi non è stato soppresso dopo. Cosa cambia? Che i genitori non lo hanno visto vivo, che le infermiere non hanno agito dopo.
Cambia la forma, non la sostanza, perché il bimbo è morto.

lunedì 6 ottobre 2014

Rubo ancora. Sentinelle in piedi



Le Sentinelle in Piedi, silenziose e pacifiche, contro la legge Scalfarotto.
Attaccate anche brutalmente.
Chi è che non rispetta la libertà di parola? O di silenzio, in questo caso?
Hanno attaccato anche i bambini.
in nome di che?
Di una tolleranza che sono i primi a non praticare?

E allora rubo, si rubo, quello che ha scritto sul suo Blog una mia amica, de: "iparolin.blogspot.it"
Provocatrice, ma sincera! Spero mi perdoni.
Ma è giusto capire cosa sta succedendo, anche se io...non c'ero.


"In 100 piazze a vegliare


Sarà che la mia storia parte proprio da quella parte politica con cui ultimamente mi scontro, sarà che il primo modo di cercare di affermare chi ero fu proprio quello dello scontro e delle grida, ma a me l'idea delle possibili contestazioni, se proprio devo essere sincera, mi stuzzicava non poco! Solo il pensiero mi vedeva già pronta a vegliare in piedi, con tutta la mia difficoltà a stare ferma e zitta, ma ancora più motivata proprio perchè osservata, sbeffeggiata e derisa. Sono fatta così. E così ho scelto, anzi abbiamo scelto, mio marito ed io, di vegliare in questi mesi, ogni volta che le sentinelle ci chiamavano, ma anche ogni giorno, parlando con le maestre dei nostri figli, senza mai fare calare l'attenzione.
Poi si è arrivati a questo week-end, un week-end in cui 100 piazze italiane hanno scelto di vegliare insieme per difendere la libertà di parola, per affermare che la Famiglia è quella basata sull'unione tra uomo e donna.
100 piazze riempite da migliaia di persone grazie al tam tam sui social network, perchè nulla, null'altro si è mosso per supportare e sponsorizzare questo evento.
Si sono mossi invece loro, gli attivisti lgbt, pronti a boicottare le veglie anche con la violenza! Sì con la violenza! Questi i messaggi di amiche
- "A Torino provocazioni, disordini, insulti, decine di poliziotti a proteggerci...I manifestanti erano in rapporto di 10 a 1 rispetto a noi ed hanno più volte tentato di forzare le transenne. La cosa che più mi fa rabbia è che uno abbia preso di mira mio figlio 12enne e lo abbia provocato tutto il tempo..."
- "A Bologna la polizia ha dovuto caricare i contro-manifestanti... Molte sentinelle non sono riuscite ad entrare in piazza...Ci hanno fatto un cordone (polizia e digos) per uscire (dalla piazza)...Pare che siano arrivati da Roma a coordinare le proteste...Mio marito ha un mano ferita...Qualcosa gli è arrivato addosso mentre parlava. Discorso fatto velocemente, accorciato/interrotto. Discorso finale non fatto purtroppo."
- "A Milano hanno urlato (ininterrottamente!) cose oscene!"
- "A Trento poliziotti in tenuta anti-sommossa"
- "A Rovereto lancio di uova, in particolare contro un sacerdote

Ho scelto di riportare queste frasi scambiate tra amiche perchè mi hanno permesso di riflettere non poco su quanto stia accadendo, sul momento storico che stiamo vivendo.
Intanto la cosa che mi colpisce di più è la violenza dei contestatori. Quelle stesse persone che attaccano le sentinelle accusandole di discriminazioni ed omofobia, che vanno in giro professando l'amore ed il rispetto, non sono stati capaci di rispettare il silenzio delle piazze. E lo capisco, perchè il nostro silenzio è più potente di migliaia di urla "il rumore non può imporsi sul rumore, il silenzio si!"
Mi colpisce poi il numero: in alcune piazze i contestatori sono riusciti ad essere più di noi. Perchè? La paura sicuramente ha giocato un ruolo importante, ma non basta. Credo che le nostre coscienze abbiano bisogno di un bel frullatore che le agiti per risvegliarle dal loro torpore. L'impressione, quella vera, è che questi attivisti-contestatori hanno capito la portata di questa battaglia più di tanti cattolici. Che pur di non alzare il sedere dal divano fanno orecchie da mercante.
Chi ci può scuotere? Chi ci può fare capire l'importanza del momento storico e sociale che stiamo vivendo? Io non riesco a stare zitta (e quando mai?), non riesco a sottovalutare l'enorme battaglia culturale e sociale che stiamo portando avanti di fronte ad un mondo che cerca di minare e sminuire il valore della famiglia tradizionale, ma soprattutto quello dell'uomo stesso.

Mi pesa scrivere tutto questo, non per quello che dico, ma per quello che temo ne venga letto. Ho davanti a me volti di persone a me care che desidero abbracciare, non offendere, persone a cui voglio bene. Scrivo più per chi la pensa come me che per i contestatori, scrivo perchè vorrei che qualcuno ne fosse provocato almeno al pari che se lo invitassi da mc donald, insomma che prendesse sul serio questo argomento."

Venite!

http://www.ceps.it/?p=3980

Interessantissimo convegno a Bologna.
Io ci sarò.
Sarò quella trafelata.
Inoltre, se qualcuno volesse contribuire economicamente ( perchè è gratuito, ma le spese ci sono!) mi può scrivere nei commenti e gli faccio sapere come!

venerdì 3 ottobre 2014

Perfezione.

Ogni mamma lo vuole.
E' un diritto materno innegabile e quasi scontato, direi.
Il nostro cuore materno lo sa. E' così che deve essere.
Lo desideriamo appena compare quella righina rosa.
E non per uno solo, ma per tutti.
E' chiaro.
NOSTRO FIGLIO DEVE ESSERE PERFETTO.
Il migliore, il più bello, il più bravo, insomma, L'UNICO.

E sapete?
E' così che E'.

Sempre.
In ogni caso.
Con qualunque numero di cromosoma.
Sano o malato.
Bello o brutto.
Intelligente o meno.

Perchè?

Perchè la vera perfezione non dipende, non deve dipendere, da quello che noi ci aspettiamo da nostro figlio.
No.
Dipende da quello che nostro figlio E'.

Da come noi gli permettiamo di essere.
Da come noi lo facciamo sbocciare in tutte le sue qualità.
Da come lo aiutiamo a lavorare sui suoi difetti.
Da come noi modelliamo le nostre aspettative sulle sue caratteristiche, non sui nostri sogni.
Da come noi lo AMIAMO per il fatto che lui è così com'è, aiutandolo ad essere IL MEGLIO CHE POSSA.

Io voglio dei figli perfetti.
Io ho 7 figli incredibilmente perfetti.
Anche quando urlano o mi rispondono male, o prendono un'insufficienza a scuola.
Perchè il loro essere persone li rende perfetti. Il loro lavorare per migliorare, li rende perfetti.
Tutti.
Biondi o mori che siano.
46 o 47 cromosomi che abbiano.
Occhi neri o azzuri .
Che importa?
Guardaci bene, Mamma che mi leggi ( anche tu , Papà!): anche tuo figlio è perfetto.
Devi solo aiutarlo ad esserlo di più. E credere in lui.
E sai?
Anche tu puoi essere perfetta..
Dio ti ama e ti conosce. Se ti ama Lui...sei perfetta.

PS: anche tu , Papà!